SANAA – Nessun passo indietro dagli Houthi dello Yemen, il gruppo di ribelli filo iraniani che ieri, 18 dicembre, ha attaccato due navi cargo nel Mar Rosso con l’obiettivo di contrastare l’escalation israeliana a Gaza. “Le nostre operazioni militari non si fermeranno, a prescindere dei sacrifici che ci costerà”, ha fatto sapere su X l’alto funzionario del gruppo Mohammed al-Bukhaiti. Una decisione, ha spiegato, che sarà portata avanti “anche se l’America riuscisse a mobilitare il mondo intero”.
Dopo la notizia degli attacchi, infatti, gli Stati Uniti hanno annunciato la creazione di una coalizione con dieci Paesi che, ha spiegato il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, “cercano di sostenere il principio fondamentale della libertà di navigazione” e soni uniti “per affrontare la sfida posta da questo attore non statale”. Gli attacchi dei gruppi yemeniti Houthi, sostenuti dall’Iran, nel Mar Rosso, sono, secondo il Pentagono, infatti, una “minaccia” per il commercio internazionale. Tra i partecipanti all’iniziativa anche l’Italia, con il ministro della Difesa Guido Crosetto, che si è confrontato con Austin per discutere le possibili iniziative in tema di sicurezza.
La mobilitazione internazionale volta a salvaguardare la navigazione nel Mar Rosso non scalfisce, però, la posizione degli Houthi, per i quali l’alleanza “è essenzialmente inutile”. Mohammed Abdulsalam, il principale negoziatore del gruppo yemenita, ha spiegato che gli unici a dover temere altri attacchi nel Mar Rosso sono le navi israeliane, ancora nel mirino per l’ingiusta “guerra aggressiva contro la Palestina”.
Stando al viceministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri Kani, i ribelli impediranno l’assistenza di Israele “fino a che i sionisti continueranno con i loro crimini contro il popolo a Gaza”. Nel corso della conferenza stampa a Tokyo per la sua visita in Giappone, Kani ha però voluto sottolineare l’indipendenza delle azioni degli Houthi che sulla scena internazionale “agisce in base al suo riconoscimento” e le cui iniziative non possono essere collegate “ad altri”.