PECHINO – L’inizio al servizio, il primo fallo della partita. Poi il duro testa a testa, con un pareggio che alla fine Jannik Sinner trasforma in vittoria, infilando quattro punti di fila ed evitando il terzo set. Il tennista altoatesino si è aggiudicato così la semifinale dell’Atp 500 di Pechino, battendo il rivale ceco Jiri Lehecka, numero 37 del ranking.
I punti salienti del match
Dopo un primo set abbastanza sostenuto, chiuso in 30 minuti, il ceco ha invece messo in difficoltà il numero uno del tennis mondiale, con l’avversario che si è portato sul 6-4 nel tie-break. Sinner è però riuscito a chiudere per 8-6, un buon risultato che ha lasciato comunque l’amaro in bocca: “Ho avuto un paio di dritti piuttosto facili, ma non ho sfruttato le occasioni”, ha spiegato il tennista.
Il peso del ricorso della Wada per il caso Clostebol
Quello contro Lehecka è stato comunque “un ottimo match, considerando tutte le cose”, ha dichiarato ancora Sinner in conferenza stampa. Chiaro il riferimento all’appello dell’Agenzia mondiale antidoping per il caso Clostebol, che aveva visto il tennista indagato per essere risultato positivo, durante il torneo Indian Wells di marzo, allo steroide. Nonostante gli accertamenti abbiano verificato che la positività fosse dovuta a una contaminazione, la Wada ha comunque fatto ricorso. A pesare anche le valutazioni dello spagnolo Carlos Alcaraz, incredulo su come “fosse riuscito a rimanere così concentrato e a giocare così bene nelle ultime settimane”. Una situazione, questa, che “non è facile gestire”, ha confessato l’altoatesino, garantendo tuttavia di “fare il possibile, io e il mio team, per essere pronti a ogni partita”.
Verso la semifinale contro il cinese Bu Yunchaokete
Oggi, 1° ottobre, Sinner sfiderà per la semifinale il cinese Bu Yunchaokete, 96 del ranking. Pur non conoscendolo direttamente, il tennista sa di avere di fronte un “giocatore molto duro da affrontare”, che sta “giocando un tennis incredibile, forse il suo migliore”.