Cassonetti rovesciati e strade bloccate per contestare la cancellazione della linea 987. E’ questa la protesta dei residenti della periferia Nord-Ovest di Roma contro la diminuzione delle corse dell’Atac.
Ma i cittadini del Municipio XIII non sono stati gli unici a ribellarsi. La quarta fase del processo di riduzione delle linee del trasporto ha causato disagi in diversi quartieri della città. La fase precedente era iniziata lo scorso luglio e cinque linee del bus erano state cancellate, come il caso del 217 sostituito dalle linee 53-982 (ai Parioli) e 223 (nella tratta Maresciallo Pilsudski-Termini).
Questa volta, invece, sono state ben 21 le linee soppresse e altrettanti bus hanno cambiato percorso per garantire il servizio sulle aree del territorio rimaste scoperte, ma i cittadini hanno denunciato la mancanza di mezzi per andare a lavoro e portare a scuola i bambini.
I tagli hanno avuto ripercussioni anche sulla mobilità nel centro storico: il minibus elettrico 119 che collegava piazza del Popolo a piazza Venezia è stato soppresso e il 117 che da San Giovanni arrivava a Campo Marzio non passa più né per Trevi né per via dei Fori. “Da un lato si disincentiva l’uso dell’automobile aumentando i prezzi dei permessi Ztl, contestualmente però si taglia il trasporto pubblico. Cosi non va”, ha dichiarato la presidente della commissione Mobilità del I municipio Annalisa Secchi.
Ha chiesto rispetto, invece, Elisa Paris, assessore ai Lavori pubblici del XV municipio, nei confronti dei residenti di Labaro orfani del 39 da lunedì. “Chi abita a Labaro bassa non riesce più ad usufruire dei servizi, perché tutti concentrati a Labaro alta” ha spiegato Paris.
Intanto la soluzione “tampone” dell’Atac sarebbe quella di potenziare alcune linee, come nel caso del 32: la linea è stata prolungata nel percorso fino a Saxa Rubra con transito in piazza Mancini per migliorare i collegamenti tra la zona Prati, la linea A della metropolitana e il Flaminio, sostituendo il 232 (Mancini-Saxa Rubra), ma con risultati devastanti sui tempi di percorrenza.
Alberto Gentile