HomeCronaca Atac, Roma al collasso per lo “sciopero bianco” dei macchinisti. Metro A e B in tilt, caos a Termini

Atac, Roma al collasso per lo “sciopero bianco” dei macchinisti. Metro A e B in tilt, caos a Termini

di Alessandra Aurilia07 Luglio 2015
07 Luglio 2015

Treni guasti e rallentati, corse soppresse e attese interminabili ai binari della metropolitana: 45 minuti solo a Piramide. Una giornata da dimenticare, quella di ieri, per centinaia di migliaia di pendolari romani rimasti “intrappolati” per ore nelle stazioni della metro, tra caldo, rabbia e svenimenti.
Tutta colpa di un presunto “sciopero bianco” indetto da alcuni macchinisti e addetti di linea dell’Atac, che da almeno una settimana sta congestionando la città (anche stamani il sito della municipalizzata segnala “forti ritardi” sulle linee A e B), mentre la collera dei viaggiatori sfocia su Twitter in una battaglia all’ultimo hashtag. C’è chi scrive “La #metroB è una bolgia senza via di uscita”, oppure “Che fine ha fatto la #metroA?”; chi «38 minuti di attesa su #metroB. Solo vergogna per Roma». E ancora #carrobestiame, #norispettopergliabbonati, #noaria, #inefficienza.

Lo sciopero. Sembra che a scatenare il malcontento dei lavoratori sia la riforma introdotta lo scorso 1° luglio dall’azienda, la quale prevede l’aumento entro agosto delle ore di lavoro annue dalle attuali 700 a 950, e l’obbligo di strisciare il badge elettronico all’inizio e alla fine del turno, così da garantire un corretto monitoraggio delle presenze in servizio. Le prime proteste erano cominciate già mercoledì scorso, con pesanti disagi per i treni della metro A e B. Ma il vero e proprio caos è esploso ieri mattina. Il motivo? Stando all’Atac, «un numero di treni inferiore al programmato», che ha costretto i passeggeri a viaggiare accalcati o ad aspettare alle banchine anche quattro corse di seguito prima di riuscire a salire a bordo. Alla fermata San Giovanni alcuni treni non si sono neppure fermati, a Colosseo i viaggiatori sono stati obbligati a scendere dal mezzo a causa di un guasto, a Garbatella è intervenuta la polizia per un treno bloccato in direzione Magliana. Niente però in confronto a quello che è accaduto sulla linea Roma-Lido: a Porta San Paolo i passeggeri hanno aspettato quasi 50 minuti per raggiungere Ostia, fino a convincere l’Atac ad attivare delle navette sostitutive, mentre a Lido Centro un capotreno è stato malmenato da alcuni pendolari infuriati per la chiusura di tre stazioni.

La denuncia di Marino. Per il sindaco di Roma, Ignazio Marino, la colpa è di «singoli macchinisti, che danneggiano con il loro comportamento l’immagine dell’azienda e la vita delle persone». «Questo, probabilmente, accade perché ho preteso che da poche settimane i macchinisti della metropolitana timbrino il cartellino in entrata e in uscita – ha detto in un video sulla sua pagina Facebook – così come fanno tutte le persone che nella nostra città vanno a lavoro la mattina e tornano a casa la sera».

Niente sciopero venerdì prossimo. L’Autorità garante per gli scioperi ha deciso di revocare la protesta programmata da Ugl e Orsa per il prossimo 17 luglio dichiarandola «illegittima». L’Atac intanto ha promesso approfondimenti, per valutare «se siano in corso fenomeni correlati ad iniziative individuali», dichiarandosi pronta a «denunciare i responsabili per interruzione di pubblico servizio». I lavoratori, dal canto loro, denunciano il «pessimo stato dei treni in servizio sulla ferrovia, materiali già usurati da decenni di servizio su altre linee o addirittura mai utilizzati vista la loro inaffidabilità». «Non c’è uno sciopero bianco – ha replicato Micaela Quintavalle, leader del sindacato CambiaMenti – semplicemente i macchinisti si attengono alle regole e se un treno non è sicuro non lo fanno partire».

Alessandra Aurilia

Ti potrebbe interessare

Master in giornalismo LUMSA
logo ansa
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig