Nel pomeriggio gli esperti dell’Ema daranno il loro parere sul vaccino di Astrazeneca, in virtù dello stop cautelativo alle somministrazioni in sedici paesi europei, tra cui l’Italia, dopo casi sospetti di trombosi e embolia. Grande attesa per il responso e segnali che appaiono incoraggianti.
In mattinata il premier Mario Draghi, da Bergamo, ha annunciato che comunque non cambieranno i programmi del Governo, “impegnato a fare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile. La sospensione è stata una decisione temporanea e precauzionale. Oggi l’Agenzia Europea dei Medicinali darà il suo parere definitivo sulla vicenda. Qualunque sia, la campagna vaccinale proseguirà con la stessa intensità e gli stessi obiettivi”.
Fiduciosa in queste ore la presidente della commissione europea Ursula Von Der Leyen: “Ho fiducia in AstraZeneca e nell’Ema. Sarà tutto chiarito”. L’Oms ha sottolineato che gli eventi gravi verificatisi a seguito di vaccini contro il Covid-19 sono stati molto bassi rispetto ai vaccini inoculati e ribadito l’importanza della ripartenza delle campagne di immunizzazione.
Statistiche non troppo dissimili anche nel Regno Unito, dove i casi di trombosi cerebrale più rari individuati sono stati tre su più di undici milioni di persone e nessuno di questi è stato mortale. Per gli esperti britannici la quota è talmente bassa da suggerire “una coincidenza e non un rapporto di causa effetto”. Casi analoghi ai sette segnalati per primi in Norvegia e poi in Germania, la cui comparsa ha indotto lo stop alle immunizzazioni.
Il presidente dell’Aifa Giorgio Palù è intervenuto affermando che “il rapporto rischi-benefici per il vaccino di AstraZeneca è nettamente a favore dei benefici”. Poi ha chiarito: “Si può attendere che l’Ema dia una nota di avvertenza” perché “se ci sono soggetti femminili che hanno avuto trombosi, andranno studiati. Soprattutto le donne che prendono la pillola, un farmaco pro-trombotico”.
In audizione in Commissione Affari Sociali della Camera, ha aggiunto: “Ogni vaccino come ogni farmaco ha degli effetti collaterali. Soprattutto i vaccini che hanno virus vivi e possono dare infiammazione perché sono riconosciuti come estranei. Se usiamo un virus depotenziato, come nel caso di Astrazeneca, che utilizza un adenovirus, si può creare una certa infiammazione”.