Buone notizie per i giovani giornalisti. Un decreto interministeriale, datato 5 ottobre scorso, incentiva l’assunzione di giovani under 30 da assumere con un contratto a tempo indeterminato. Non è la sola buona notizia. Infatti, quest’opzione può essere cumulabile con altre agevolazioni contributive: come per esempio gli oneri sociali tagliati del 60%. «Si tratta di un’ulteriore confer
ma della corretta posizione assunta dall’Inpgi in tema di promozione delle forme di occupazione – ha detto Andrea Camporese, presidente dell’Inpgi -, che costituiscono uno dei principali fattori in grado di innescare un’efficace inversione di rotta in questo momento di crisi».
Modalità di assunzione. Va detto che i redattori possono essere assunti anche con contratti a tempo determinato, ma a discapito dell’editore: infatti, in questo caso gli incentivi concessi dall’Inpgi verrebbero meno. L’editore potrebbe assumere qualora il futuro redattore appartenesse a due tipologie lavorative ben specifiche: titolari di un contratto di lavoro a tempo determinato che subisce così una trasformazione a tempo indeterminato; inoltre, anche chi ha goduto finora di un contratto di collaborazione coordinata e continuativa può sperare nell’assunzione e quindi nella mutazione genetica del suo contratto in uno a tempo indeterminato. Ovviamente, le assunzioni devono seguire dei criteri precisi. Specificati dagli articoli 1, 2 e 12 del contratto nazionale di lavoro giornalistico stipulato dall’Fnsi e Fieg. Secondo quanto specificato dal documento l’inquadramento del praticante è consentito solo nel caso in cui si abbiano meno di dodici mesi di servizio o che sia praticante da almeno dodici mesi. Oppure, un redattore con 30 mesi di anzianità professionale.
Siano i giornalisti a farsi avanti. Sono i giornalisti stessi a doversi dar da fare per essere assunti. Infatti, la procedura deve essere avviata da una domanda scaricabile dal sito dell’INPS, cui è stata demandato l’obbligo di occuparsi di tutta la pratica. Le domande, ovviamente, sono fino a esaurimento risorse. Altri oneri che erano stati decisi e confermati dal Consiglio di Amministrazione dell’Inpgi, tenendo presente che 1500 giornalisti sono andati in quiescenza e che le provvidenze dell’Istituto hanno permesso l’assunzione di oltre duecento giornalisti.
