È stato smantellato dal Comando provinciale dei carabinieri di Cagliari un gruppo criminale specializzato in rapine, traffico di droga, armi e riciclaggio. Il clan operava tra Sardegna e Corsica. L’operazione Maddalena, così ribattezzata dagli uomini dell’Arma, è iniziata alle prime luci dell’alba.
Decine le perquisizioni eseguite. Emesse trentadue ordinanze di custodia cautelare, di cui venti in carcere e dodici ai domiciliari. Le misure sono state eseguite a Nuoro, Oristano, Sassari, Livorno, Grosseto, Roma, Caserta, Napoli e in Corsica, mediante due mandati d’arresto europei.
Numerose le accuse contestate ai membri del gruppo criminale. Si va dal reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, al traffico internazionale e alla detenzione di armi da guerra. I membri del clan sono accusati anche di rapina a furgoni portavalori e smercio di banconote false. Il gruppo criminale era composto da sardi residenti nel nuorese con legami criminali in molte zone d’Italia.
Gli accertamenti sono partiti a Nuoro nel settembre del 2018 con il sequestro di un furgone e un altro mezzo usato per un tentativo di rapina a un portavalori. I Carabinieri hanno avviato una serie di accertamenti che hanno permesso di portare alla luce una vera e propria rete criminale organizzata, che partiva da un allevamento.
Un 56enne era a capo del gruppo criminale e organizzava lo smercio della droga. Un sardo emigrato in Francia la vendeva e inviava i soldi al clan. I Carabinieri hanno accertato la vendita di quasi cento chili di droga (82 kg di marijuana, 10 kg di hashish e 5 kg di cocaina). Secondo le indagini il clan stava organizzando di mettere a segno assalti a portavalori non solo in Sardegna, ma anche in Toscana, Lazio e altre regioni.