È stato presentata ieri nella Sala degli Arazzi in Campidoglio la diciassettesima edizione di “Le vie del Cinema da Cannes a Roma”, la rassegna, organizzata dall’ANEC Lazio con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma, in collaborazione con l’Ambasciata di Francia in Italia, che fa arrivare i film della Croisette direttamente nella Capitale. Da domani al 14 giugno saranno, infatti, proiettati in anteprima assoluta e in versione originale con i sottotitoli oltre venti lungometraggi tra i più importanti visti a Cannes nelle diverse sezioni: Concorso, Cannes Classic, Quinzaine des Réalisateurs e della Semaine dela Critique.
In calendario. Un fitto programma che spazia dalla pellicola premiata conla Palma d’oro “Amour” di Michael Haneke con Isabelle Huppert arrivando al documentario ironico sulla vita cinematografica e non di Woody Allen, passando per “Moonrise Kingdom” di Wes Anderson, film d’apertura di Cannes interpretato tra gli altri da Bruce Willis, Tilda Swilton, Bill Murray. Come ha spiegato la direttrice artistica Georgette Ranucci, «il criterio di selezione delle pellicole che abbiamo usato è stato pensare sia ad un pubblico più vasto sia ai veri cinefili, partendo dal fatto che i bei film vanno fatti vedere in versione originale, come hanno capito i distributori che ci hanno dato in anteprima i film. Il grande assente sarà il film di Garrone “Reality” che per problemi di un’eventuale pirateria ha preferito non consegnarcelo».
I cinema. Per la prima volta quest’anno “Le vie del Cinema da Cannes a Roma” si trasferirà dai cinema di Trastevere a quelli del quartiere Prati, in particolare tre multisale Adriano, Giulio Cesare e Eden Film Center. Come ha dichiarato il Presidente dell’ANEC Valter Casini «Quest’anno per un vincolo tecnologico tutti i film che verranno proiettati sono in formato digitale, motivo per cui ci sposteremo nel quartiere Prati, che è un’ottima cornice, dove si sono trovano i migliori impianti della città». Casini ha ,inoltre, sottolineato che «è importante riaffermare il primato di Roma,una città che continua a puntare sul binomio turismo-cultura. Sono tanti, infatti, gli spettatori che in questi diciassette anni sono venuti a “Le vie del cinema”, non solo romani, ma anche turisti di altre città italiane».
Roma diventa protagonista. Di simile parere anche Dino Gasperini, l’Assessore alle Politiche Culturali e centro Storico di Roma Capitale,:«Non volevamo far mancare un appuntamento importante, come hanno dimostrato sia i numeri sia il gradimento del pubblico nelle precedenti edizioni, motivo per cui è stato mantenuto l’investimento culturale e la qualità negli anni. Grazie a “Le vie del cinema” anche quest’anno Roma sarà una vetrina sul mondo con le anteprime dei film di Cannes. Questo conferma la vocazione della Capitale – ha affermato Gasperini- di considerare il cinema come un’opera d’arte e di vederlo con l’attenzione che merita, ossia con un occhio critico attento. Roma vive i festival da anni e con ritmi serrati che partono da questa rassegna fino ad arrivare al Festival del cinema di Roma, in cui la città non è più una vetrina, ma diventa un palcoscenico del mondo».
La SIC nella Capitale. Particolare attenzione avranno i film scelti dalla cinquantesima edizione della Semaine Internationale dela Critique, che saranno proiettati al cinema Eden da domani al 10 giugno, e proprio l’ultimo giorno sarà presente il nuovo direttore della SIC, Charles Tesson, storico e critico cinematografico dei “Cahiers du cinéma, che chiuderà la rassegna presentando al pubblico “Broken”, dell’inglese Rufus Norris. Per dare importanza ai nuovi linguaggi e al racconto breve dei sedici film scelti da Francesco Ranieri Martinotti undici sono mediometraggi, che spaziano dai generi più vari: dal fantastico brasiliano “O Duplo” al realismo dello svedese “The family Dinner”. Martinotti, il curatore della Semaine Internationale dela Critique a Roma, ha evidenziato che: «Anche quest’anno, nonostante le difficoltà di organizzare in pochi giorni una rassegna e digitalizzare i film, in cui l’Italia è sempre in ritardo, il miracolo si è compiuto: il fiore all’occhiello del Comune di Roma si avrà come nelle passate diciassette edizioni. Per quest’anno abbiamo voluto puntare di più su una continuità con Cannes: abbiamo scelto come immagine del cartellone della manifestazione Marilyn Monroe che esce dalla macchina, mentre l’immagine del festival francese era l’icona del cinema dentro un’auto».
Alessandra Pepe