E’ arrivata ieri sera la lettera Ue che mette in luce i temi sui quali le misure finanziarie proposte dall’Italia per il 2017 rischiano di non essere conformi alle regole Ue. Tre i nodi principali: migranti, sisma e deficit strutturale.
Dopo le limature degli ultimi giorni, Renzi e Padoan non arretrano. Oltre i pilastri come pensioni, sostegno alla famiglia e lavoro, senza le spese per il sisma e migranti «il nostro deficit sarebbe meno del 2%» ha detto Padoan, ministro dell’economia. Renzi non torna indietro: «Aprano le porte e noi abbassiamo le spese» ha attaccato ieri sera a Porta a porta.
La Commissione europea ha inviato lettere simili a diversi paesi Ue. Di questi Finlandia, Cipro e Italia rischiano di disattendere le regole. All’Italia chiede che entro il 27 ottobre fornisca chiarimenti sulla legge di bilancio 2017, nello specifico sulle spese eccezionali per sisma e migranti e un richiamo sulla correzione strutturale di 0,6%, sotto quanto raccomandato da Ue.
Entro i primi di novembre la Commissione infatti valuterà la manovra definitiva che arriverà in Commissione Bilancio alla Camera, a fine mese dovrebbe esser discussa in aula e poi al Senato. Via libera definitivo entro fine anno.