Il Tribunale di Milano ha deciso. Condanna da scontare in un centro anziani per l’ex premier Silvio Berlusconi. La decisione sull’esecuzione era prevista per la giornata di oggi ed è arrivata puntualissima. Il cavaliere non potrà abbandonare la regione Lombardia, salvo per recarsi a Roma nel domicilio da lui indicato, dal martedi fino alle 23.00 di giovedì. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha concesso a Silvio Berlusconi la pena alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali per scontare la condanna per il processo Mediaset, al netto del condono, di un anno. Silvio Berlusconi andrà ad assistere gli anziani in una struttura indicata dall’Uepe, l’ufficio esecuzione penale esterna. Si tratta di un centro per anziani a Cesano Boscone (Milano) della Fondazione Sacra Famiglia., dove dovrà recarsi almeno una volta alla settimana, per un tempo non inferiore alle 4 ore consecutive.
Il centro si occupa di persone con gravi disabilità e anziani non autosufficienti. «Silvio Berlusconi svolgerà l’attività socialmente utile di volontariato con impegno di una volta a settimana e per un tempo non inferiore a 4 ore consecutive, secondo le modalità che verranno concordate con l’Uepe» si legge nella nota diffusa dal presidente del tribunale di sorveglianza di Milano Pasquale Nobile De Santis. L’ex premier sconterà così la pena residua di un anno (che potrebbero diventare dieci mesi e mezzo, se dopo sei mesi, Berlusconi otterrà lo sconto di pena previsto di 45 giorni) per la condanna definitiva a quattro anni di reclusione (di cui tre coperti da indulto) per frode fiscale, nel processo sulle irregolarità nella compravendita dei diritti tv da parte del gruppo Mediaset. Silvio Berlusconi ”è ancora persona socialmente pericolosa” ma una serie di elementi, come il pagamento del risarcimento danni e delle spese processuali per il caso Mediaset, ”evidenziano la scemata pericolosità sociale” del leader di Fi e ”appaiono indici di volontà di recupero”. Lo scrive il tribunale di Sorveglianza di Milano.
Le liste europee. Un periodo difficile per l’ex premier che dovrà risolvere anche la questione legata alle liste europee. Resta il punto interrogativo infatti in casa Forza Italia a fianco al nome di Claudio Scajola. Si discuterà anche della sua candidatura nell’incontro di oggi previsto a Palazzo Grazioli per definire le ultime questioni in merito alla faccenda “europee”. Tra le cattive notizie, oltre alla pena e all’abbandono del portavoce Paolo Bonaiuti (che si starebbe avvicinando all’Ncd dell’ex delfino Angelino Alfano), si profila anche un possibile flop forzista alle elezioni del 25 Maggio. Insuccesso che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi teme possa far saltare gli accordi presi con il cavaliere.
Incontro Renzi Berlusconi. Per discutere sulla questione i due si sono incontrati alle 21.00 di ieri a Palazzo Chigi. Un incontro durato due ore e mezza tenutosi nell’appartamento personale del presidente del consiglio e che si è concluso con la conferma del patto del Nazareno. Secondo fonti vicine sia a Forza Italia che al premier, infatti, la discussione ha comportato solo dei piccoli cambiamenti, che non vanno a minare i punti cruciali della riforma del Senato e del Titolo V, tanto cari a Renzi. Berlusconi dunque, nonostante le condanne, continua ad essere al centro della scena politica italiana.
Il post di Grillo. Berlusconi è stato anche protagonista dell’ultima discutibile provocazione di Beppe Grillo. Al centro delle polemiche un post apparso ieri sul blog del comico genovese che riadattava la poesia sulla Shoah di Primo Levi “Se questo è un uomo”, modificandola in “Se questa è un Paese”: <<Considerate se questo è un Paese consegnato da vent’anni a Dell’Utri e a Berlusconi e ai loro luridi alleati della sinistra>> chiede ai suoi lettori il leader pentastellato. E ce n’è anche per Renzi, definito “un volgare mentitore assurto a leader da povero buffone di provincia”. Versi riportati sotto il fotomontaggio della scritta che apriva le porte del campo di concentramento di Aushwitz “Arbeit macht frei”, trasformata per l’occasione il “P2 macht frei”.
In vista delle elezioni europee Beppe Grillo trova un modo per attirare l’attenzione sul Movimento 5 Stelle. Le strategie politiche a quanto pare non badano al cattivo gusto.
Silvia Renda