Arriva “Downvote”, il primo test ufficiale di Facebook per provare ad introdurre il tasto “non mi piace”. Nonostante anche questa volta un portavoce del social network abbia negato al sito americano Daily Beast la volontà di introdurre una simile opzione, per molti versi questo test sembra esserne un’anticipazione. Il “downvote”, in sperimentazione su alcune bacheche di utenti statunitensi, permette di esprimere un’opinione negativa sui commenti delle pagine pubbliche.
Se si clicca sul tasto, infatti, compaiono varie scelte: “offensivo”, “fuori tema” o anche “fake news”. In questo modo il “downvote” rende possibili anche le segnalazioni per contenuti inappropriati, che attualmente si possono indicare sui singoli post ma non sui commenti. In più, anche la recente battaglia di Facebook contro le notizie false troverebbe così un modo per contrastare i link ingannevoli postati nei commenti da profili falsi o provocatori.
Il tasto “mi piace” venne inserito nel 2009, mentre risalgono al 2016 le Reactions. Vere e proprie espressioni riprodotte graficamente con emoji, che permettono all’utente di esprimere “un’emozione” riguardo il contenuto di un post. La loro introduzione è derivata proprio dall’esigenza degli utenti di ampliare il range di “sensazioni” provate sul social network. Il tasto “non mi piace”, invece, è sempre stato evitato per scongiurare ogni forma di negatività nella piattaforma. Finora solo la Reaction “angry”, con l’emoji della rabbia, poteva esserne un’espressione, sebbene insufficiente.
Alla conclusione dell’esperimento, Facebook valuterà se inserire o meno il “downvote” anche per tutti gli altri utenti, in attesa che sia legalizzata anche sui social network la possibilità di dire “no”.