“Non s’era mai visto”. Nelle sue tele le tenebre e la luce si intrecciano con l’animo tormentato. “Questo sarà un Caravaggio quanto mai contemporaneo”. È quanto promette Sky Arte che lancia nelle sale il nuovo film ‘Caravaggio – L’anima e il sangue’ in cui il pittore è presentato come un odierno genio ‘rock’. A dar voce all’artista sarà Manuel Agnelli, il cantante del gruppo musicale Afterhours.
Alta definizione. Nel lungometraggio sull’artista milanese sarà possibile ammirare spettacolari immagini in alta definizione (8k) di 40 opere e la ricostruzione di suggestivi scenari a Milano, Firenze, Roma, Napoli e Malta. Un esempio su tutti. Il riposizionamento virtuale della tela ‘La madonna dei Parafrenieri’ nella sede originaria nella Basilica di San Pietro, prima che venisse rifiutata dalla committenza.
Luce e ombra. Il Rinascimento aveva edificato quella struttura antropocentrica in cui la luce aveva una certa importanza. Lo storico dell’arte Roberto Longhi, che si impegnò nella rivalutazione del pittore, spiega: Quando il pittore affrontava il tema religioso il dramma era reso con un “lampo improvviso della luce rivelante, fra gli strappi inconoscibili dell’ombra”. Caravaggio era fedele alla natura del mondo, e per farlo occorreva dipingere l’ombra come casuale. Il frutto di un “calcolo” precisa Longhi. L’artista studiò a lungo la natura della luce e dell’ombra incidentali. “Caravaggio stagliò questa sua ‘descrizione di luce’, questo poetico ‘fotogramma’, quando l’attimo di cronaca gli parve emergere con un’evidenza memorabile, monumentale. Non s’era più visto”.
Il film è stato realizzato dal regista Jesus Garces Labert con la consulenza di Claudio Strinati, Mina Gregori e Rossella Vodret. Uscirà in oltre 2500 sale nel mondo e poi in onda su Sky. L’opera è stata prodotta da Sky con Magnitudo Film e sarà distribuita da Nexo Digital in 340 sale cinematografiche a partire dal 19 febbraio e fino al giorno 21. La realizzazione del film su Michelangelo Merisi segue quella di altri lungometraggi sull‘arte: Raffaello – Il Principe delle Arti’ e ‘Firenze e gli Uffizi’