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HomeEsteri L’Egitto attacca Sassoli: “Sull’arresto di Patrik Zaki inaccettabile ingerenza”

L'Egitto attacca Sassoli
"Sull'arresto di Patrik Zaki
inaccettabile ingerenza"

Il presidente del parlamento europeo

aveva chiesto il rilascio dello studente

di Andrea Murgia14 Febbraio 2020
14 Febbraio 2020

Una immagine del ricercatore egiziano Patrick George Zaky. ANSA +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++

Le dichiarazioni di David Sassoli sono “un’ingerenza inaccettabile negli affari interni e un attacco contro il potere giudiziario egiziano”. È polemica tra l’Egitto e il presidente del parlamento europeo sul caso dello studente Patrick George Zaky, arrestato una settimana fa in Egitto, dove era tornato in vacanza con l’accusa di pubblicazione di notizie false e incitamento ad atti terroristici, con lo scopo di minare l’autorità dello Stato.

Mercoledì scorso a Strasburgo Sassoli aveva chiesto l’immediato rilascio dello studente egiziano dell’università di Bologna: “Voglio ricordare alle autorità egiziane – aveva detto Sassoli – che l’Ue condiziona i suoi rapporti con i Paesi terzi al rispetto dei diritti umani e civili, come ribadiamo in tutte le nostre risoluzioni, e chiedo che Zaki venga immediatamente rilasciato e restituito ai suoi cari”.

Il presidente della Camera dei deputati, Ali Abdel Aal, ha affermato che Zaky “gode di pieni diritti, come gli altri arrestati, senza discriminazioni” e che l’arresto del ricercatore “è avvenuto in base a provvedimenti giudiziari presi nei suoi confronti dalla procura generale a settembre 2019”.

La Procura di Mansoura intanto ha fissato a domani un’udienza che raccoglie l’appello dei legali di Zaky contro l’ordinanza in cui le autorità egiziane hanno deciso di trattenere in custodia per quindici giorni il ricercatore, che ora è stato trasferito in un’altra prigione. La famiglia e i legali della ong Eipr l’hanno visitato per meno di un minuto. Zaky “è in condizioni di detenzione ‘meno favorevoli’ rispetto all’altro luogo, ma non è stato maltrattato”.

Per gli attivisti della campagna ufficiale di solidarietà a favore del ricercatore quella dell’Egitto “è una propaganda nazionalista utilizzata per spaventare gli egiziani e impedire loro di esporre i crimini dello Stato”. Dall’Italia sono arrivati gli appelli di Amnesty international e le Sardine scenderanno in piazza lunedì a Bologna insieme agli studenti per chiedere la liberazione di Zaky.

(Foto Instagram).

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