In mattinata la Guardia di Finanza ha eseguito una serie di misure cautelari nei confronti di ex vertici e di attuali manager di Autostrade per l’Italia. Le misure cautelari riguardano sei persone con l’accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture.
I tre dirigenti interdetti per un anno sono Stefano Marigliani, direttore del primo tronco di Autostrade ora trasferito a Milano, Paolo Strazzullo, responsabile delle ristrutturazioni pianificate sul ponte Morandi e Massimo Meliani di Spea. Mentre ai domiciliari l’ex amministratore delegato di Aspi Giovanni Castellucci.
L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Genova ed è stata avviata a seguito dell’analisi di alcuni documenti acquisiti durante lo svolgimento delle indagini sul crollo del ponte Morandi. I documenti che la Guardia di Finanza ha acquisito e analizzato riguardano problemi di sicurezza, sulle barriere fonoassorbenti montate sull’intera rete autostradale.
Nell’ordinanza del gip che ha disposto gli arresti domiciliari e tre interdizioni è riportato che le strutture presentavano errori di progetto che mettevano in pericolo la sicurezza degli automobilisti. Riflessi negativi in Borsa per Atlantia dopo i fatti di questa mattinata: la società per azioni va in asta di volatilità e perde il 5,12% a seguito dell’arresto di Giovanni Castellucci.
Resta acceso il dibattito sulle concessioni autostradali. Oggi, in una nota congiunta i deputati 5Stelle della Commissione Ambiente e della Commissione Trasporti hanno definito le notizie che arrivano dalla Procura di Genova “oltre che gravissime, inquietanti”. I deputati pentastellati ribadiscono nella stessa nota la necessità di rivedere quanto prima il sistema delle concessioni.
Su Facebook è intervenuto anche il viceministro al Mise Stefano Buffagni: “La giustizia farà il suo corso ma certa politica e certa stampa dovrebbero smetterla una buona volta di difendere l’indifendibile. Andremo fino in fondo”.