Quello di “Romoletto”, al secolo Carmine Spada, è da anni un nome pesante della mafia laziale; il suo arresto da parte della squadra mobile è stato effettuato dopo la denuncia di un tabaccaio esasperato dalle continue richieste di denaro.
Tutto è iniziato il 26 aprile scorso quando il braccio destro del boss degli Spada, Emiliano Belletti, si presenta in una tabaccheria di Ostia e minaccia il proprietario a cui era solito commissionare telefonicamente giocate al superenalotto, scrive il pm titolare del fascicolo Mario Palazzi.
La scusa usata dal Belletti è che il titolare non avrebbe giocato scommesse risultate vincenti: “ Mi hai truffato, questa cosa ti costerà cara” . Dopo due giorni ritorna, prende la vittima e lo trascina all’ esterno del negozio: “Hai trovato i soldi? … Ti faccio zompà casa con tutta la famiglia” . Il giorno dopo si presenta Romoletto in persona, lo invita a prendere un caffè e nel tragitto lo prende a schiaffi, la richiesta di denaro è arrivata 275mila euro. Ritorna nel pomeriggio, gli fa capire che vuole prendersi la tabaccheria e gli spiega come e con chi deve fare il passaggio di proprietà: “ Hai capito o devo ricominciare a sfonnatte? “ . Continua poi con le minacce alla famiglia : “ Se torno, torno per ammazzarti … Hai una bella famiglia “ .
Il tabaccaio sceglie la strada della denuncia, e l’arresto è stato effettuatopochi giorni dopo. Il procuratore Michele Pristipino: ” Dobbiamo molto ai cittadini che scelgono di denunciare le minacce subite ma credo che a noi vada riconosciuta la prontezza con cui agiamo: l’arresto di Spada è avvenuto subito dopo la denuncia” .
Stefania Fava