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Arrestato il sindaco di Marino per corruzione e peculato. Indagate altre quattro persone

di Maria Lucia Panucci10 Aprile 2015
10 Aprile 2015

detay-autorizzazioni-illecite-in-cambio-dellassunzione-dei-fedelissimi-arrestato-il-sindaco-di-marino-fabio-silvagni-per-corruzione-e-peculatoCorruzione e peculato. Per questi reati è finito in manette il sindaco di Marino, Fabio Silvagni, eletto lo scorso 25 maggio tra le fila del centrodestra con il 54,1% dei voti. Per lui il gip del Tribunale di Velletri ha disposto gli arresti domiciliari. La stessa misura cautelare è stata emessa per il funzionario comunale Bruno Saccavino e per altri tre imprenditori.
Al centro dell’inchiesta ci sarebbe l’apertura irregolare di un Burger King sulla Nettunense del valore di 3.000.000 di euro: secondo gli inquirenti Silvagni avrebbe rilasciato illecitamente le necessarie autorizzazioni in cambio dell’assunzione di una ventina persone da lui indicate per garantirsi un ritorno politico ed elettorale. Ora il fast food è stato sequestrato dai carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo che hanno condotto le indagini insieme agli agenti di polizia giudiziaria della Procura di Velletri. Sotto sequestro è finito anche un capannone di 200 metri quadrati che non è risultato conforme al piano regolatore generale del Comune di Marino: la destinazione d’uso sarebbe stata cambiata illegalmente da agricola in commerciale.
Nella stessa ordinanza di custodia cautelare la Procura contesta almeno altri due episodi corruttivi. Il sindaco avrebbe infatti intascato una tangente del 3% su 100 mila euro per lavori appaltati dall’amministrazione ed effettuati da un’impresa edile locale. Ci sarebbero inoltre dei video, girati all’interno dell’ufficio del sindaco, in cui gli imprenditori finiti agli arresti domiciliari venivano sollecitati a versare 1200 euro per finanziare feste e sagre del Comune in cambio dei permessi per costruire. Insomma, secondo gli inquirenti, a Marino funzionava così: una gestione privata del bene pubblico con tanto di tangenti e nomi da sistemare.
Al sindaco viene anche contestato il reato di peculato per essersi appropriato, in più occasioni e con la complicità di alcuni dipendenti di una società del Comune di Marino, di carburante per la sua auto personale.
Subito dopo gli arresti sono state disposte diverse perquisizioni per acquisire la documentazione contabile delle società coinvolte. La Guardia di finanza sta ora analizzando i documenti per “verificare eventuali irregolarità.

Maria Lucia Panucci

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