Fabrizio La Gaipa, uno dei candidati del Movimento Cinque Stelle nella lista di Giancarlo Cancelleri alle recenti elezioni regionali in Sicilia, è stato arrestato dalla squadra mobile di Agrigento con l’accusa di estorsione. Quarantadue anni, imprenditore nel settore alberghiero e giornalista, già presidente del Distretto turistico Valle dei Templi, incarico lasciato lo scorso agosto per dedicarsi alla campagna elettorale, La Gaipa era risultato con oltre quattromila voti il primo dei non eletti pentastellati nel collegio di Agrigento, dopo Matteo Mangiacavallo (14 mila voti) e Giovanni Di Caro (5.900).
La Gaipa, proprietario e gestore di un noto albergo cittadino, l’hotel “Costazzurra Museum&Spa”, si trova attualmente agli arresti domiciliari. L’accusa che gli viene contestata riguarda una presunta estorsione ai danni di due suoi dipendenti, che sarebbero stati costretti a firmare false buste paga. Proprio le denunce dei dipendenti hanno dato il via alle indagini. Diversi sono stati gli esposti inviati alla Procura di Agrigento, diretta da Luigi Patronaggio, che negli ultimi mesi ha raccolto varie testimonianze per fare luce sulla regolarità dei contratti di lavoro dell’imprenditore e sulla rispondenza fra gli emolumenti dichiarati e quelli effettivamente versati ai lavoratori.
Ad incastrare La Gaipa ci sarebbero delle registrazioni, fatte dalle vittime nel corso di alcuni colloqui. Una terza persona, ascoltata dalla squadra mobile, avrebbe fatto delle ammissioni. Nell’ambito dell’inchiesta risulta indagato anche Salvatore La Gaipa, fratello dell’imprenditore arrestato, per il quale il gip ha disposto il divieto di dimora ad Agrigento. “Sono un imprenditore turistico di seconda generazione, con un passato da giornalista e scrittore”. Così si presentava Fabrizio La Gaipa sulla piattaforma Rousseau. Il candidato dei Cinque Stelle, sui social network aveva promosso la sua campagna elettorale attraverso numerosi video in cui si scagliava contro la mala politica e la mala amministrazione. In città si ipotizzava, dopo la delusione del voto regionale, una sua candidatura alle prossime elezioni politiche.