È già finita la storia della “banda della Balduina”. Identificati e denunciati i quattro giovani, anzi giovanissimi, che nella serata del 2 ottobre e nella notte del 3 ottobre avrebbero commesso due rapine a volto coperto aggredendo con dei bastoni alcuni passanti nella zona di Roma nord, tra Monte Mario e Balduina.
«La crudeltà degli agguati ha scosso profondamente i residenti», hanno commentato oggi carabinieri e polizia in conferenza stampa congiunta, presentando i dettagli dell’operazione.
I quattro “ragazzi di Arancia meccanica”, così come erano stati soprannominati dalla stampa, avrebbero tutti tra i 17 e i 19 anni (due minorenni e due maggiorenni). Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine le due aggressioni, prima ai danni di una coppia di fidanzati, poi a un ragazzo che passeggiava con il cane, hanno una dinamica pressoché identica e quindi riconducibile all’operato della stessa banda.
La baby gang, con pantaloni calati, bandana e cappuccio a coprire il volto, per il loro crimine d’esordio hanno scelto una coppia di fidanzati colpendo con ferocia il ragazzo, tra urla e risa, per rubare un cellulare. Il secondo agguato, che ha portato il ventinovenne Enrico Aurili al pronto soccorso con i denti spaccati e 30 giorni di prognosi, è avvenuto a largo Lucio Apuleio. Anche questa volta, il colpo ha portato nelle tasche dei quattro solamente un telefonino.
Il riconoscimento è stato reso possibile dall’identificazione da parte della fidanzata del giovane picchiato nel corso della prima rapina, che ha potuto fornire una dettagliata descrizione di uno dei quattro ragazzi. L’aggressore riconosciuto, di 19 anni e con alle spalle un precedente per rapina, avrebbe poi portato all’identificazione degli altri tre compagni di scorribande. La testimonianza della ragazza ha poi trovato riscontro nelle immagini catturate da una telecamera poco distante la rapina, che ha ripreso l’intera banda intenta a incappucciarsi e armarsi di spranghe e bastoni.
Una volta fermati dalle forze dell’ordine, i quattro non avrebbero fornito una spiegazione, nonostante la mancanza di un alibi e il rinvenimento di uno dei bastoni utilizzati. Per due di loro è stato disposto lo stato di fermo cautelare, mentre gli altri due sono stati denunciati.
Per ora, sembra non ci fosse nulla che accomunasse i quattro della Balduina, eccetto la noia e l’idea di passare una serata all’insegna della violenza. Provenienti da zone diverse, da famiglie di varia estrazione sociale e con nessun nesso politico, alcuni incensurati, altri con qualche precedente. Per i carabinieri si sarebbe trattato quindi di una «sadica bravata», capace di terrorizzare un intero quartiere.
Le indagini, viene spiegato nel corso della conferenza stampa, proseguiranno in questi giorni, sempre in sinergia tra i due corpi di polizia e carabinieri, alla ricerca di maggiore chiarezza e di ulteriori reati che potrebbero emergere a carico dei quattro indiziati.