Scoperto a Messina un giro di mazzette che ha coinvolto un dirigente e alcuni funzionari del genio civile della città peloritana e un imprenditore di Trapani tramite intercettazioni telefoniche.
Secondo le indagini, il commerciante Pietro Ferrante che avrebbe avuto contatti con l’imprenditore pregiudicato, Marcello Tavilla. I due risulterebbero soci nella ditta di import-export di pesce Blu Marine Service. Tavilla, insieme all’amante Cinzia Fiorentino e a Pietro Ferrante, avrebbe corrotto un funzionario del Genio Civile di Messina, affinché favorisse alcune ditte messinesi nell’aggiudicazione di lavori pubblici con a capo Giuseppe Micali e Giovanni Francalanza
Al funzionario erano stati promessi 2mila euro per ogni appalto vinto. Tavilla e i complici avrebbero corrotto anche un ex assessore Giorgio Muscolino amministratore del complesso di edilizia popolare “Sottomontagna”, gestito dall’Agenzia per il Risanamento della città.
Sorvegliando Giuseppe Micali, la polizia avrebbe scoperto che Giuseppe Frigone, funzionario del Comune di Messina in servizio al Dipartimento Immobili Comunali, in cambio di una mazzetta di mille euro avrebbe affidato a Micali con una procedura d’urgenza, quindi senza gara, i lavori di manutenzione straordinaria al mercato cittadino Sant’Orsola.
L’imprenditore si sarebbe aggiudicato i lavori di dragaggio nel porto di Mazara del Vallo (TP), per un importo di oltre 1 milione di euro. Insieme ad altri due imprenditori indagati avrebbe corrotto Giancarlo Teresi, ingegnere capo del Genio Civile di Trapani, responsabile dei lavori nel porto. Per assicurarsi l’appalto del dragaggio del porto-canale Micali avrebbe regalato al funzionario il denaro per l’acquisito di un’auto d’epoca, un soggiorno gratuito in un hotel di Messina e una cena per lui e per altre cinque persone in un ristorante di Milazzo.