BUENOS AIRES – L’ultraliberista Javier Milei ha vinto le elezioni presidenziali in Argentina staccando il suo rivale, il peronista progressista Sergio Massa, di quasi 12 punti percentuali. Milei, a scrutinio quasi ultimato, ha ottenuto il 55,69% dei voti contro il 44,31% di Massa. “Rimetteremo in piedi l’Argentina e tra 25 anni saremo una potenza mondiale”, ha annunciato nel suo primo discorso, mentre Massa ha ammesso la sconfitta e si è felicitato con il nuovo presidente argentino.
Una notte storica
“Oggi inizia la ricostruzione dell’Argentina. È una notte storica” per il Paese, ha detto Milei. Il leader de La libertà avanza, Lla, assumerà il suo mandato il prossimo 10 dicembre. “La situazione è drammatica, non c’è spazio per la gradualità, per le mezze misure”, elencando l’inflazione, la povertà, la miseria e l’insicurezza come le sfide più urgenti. Contrario all’aborto, favorevole alla liberalizzazione del mercato degli organi e delle armi, Milei si definisce un economista anarco-capitalista e nel pieno della crisi economica ha lanciato proposte dal forte impatto mediatico, come l’abolizione della Banca Centrale.
Le reazioni mondiali
Al nuovo presidente sono arrivati gli auguri e le felicitazioni di numerosi leader mondiali, a partire dall’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump: “Sono fiero di te. Trasformerai il tuo Paese e renderai l’Argentina di nuovo grande”. La Cina si è congratulata con Milei per la vittoria e ha ribadito l’impegno allo sviluppo dei rapporti sino-argentini. La Russia, tramite le parole del portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, ha sottolineato il desiderio di “un ulteriore sviluppo delle relazioni con l’Argentina”. “Le persone in Argentina si sono espresse in elezioni libere e democratiche. L’Argentina è uno stretto partner dell’Unione europea”, ha scritto sui canali social il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Anche il vicepremier italiano Matteo Salvini gli ha augurato “buon lavoro”.