Aprirà il 13 settembre il nuovo Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah (Meis) di Ferrara. L’annuncio è arrivato nella conferenza stampa di martedì tenuta dal Ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini. Un progetto che risale al 2003, anno in cui fu promulgata la legge istitutiva del Museo. E che vedrà la luce nella zona dell’ex carcere della città estense. Uno spazio che era stato ormai abbandonato e che verrà dunque riqualificato.
Non è stata ancora terminata la costruzione del Museo, in quanto mancano ancora cinque edifici (che rappresenteranno un richiamo ai 5 libri della Torah). Ciononostante la prima mostra partirà proprio mercoledì prossimo. Si intitolerà “Ebrei, un storia italiana, i primi mille anni”. Già da questa iniziativa si può capire quale sarà la finalità del museo. “Illustrare l’originalità della storia ebraica italiana nel contesto del più vasto ambito europeo e mediterraneo e, dall’altro, promuovere attività culturali volte a mettere a frutto, per il presente e per il futuro, il patrimonio di saperi, attività, idee ed esperienze testimoniate dalla più che bimillenaria presenza ebraica in Italia”. Questo si può leggere dal sito del Meis.
Tale inaugurazione si intreccerà con la Giornata Europea della Cultura Ebraica, in programma questa domenica in 35 nazioni del continente. Nel nostro Paese saranno diverse le città dove si terranno iniziative. La manifestazione avrà come tema “Diaspora: identità e dialogo”, a simboleggiare la storia di dispersione e il successivo ritrovo in Israele di cui è caratterizzato l’ebraismo.
Nella conferenza stampa, Franceschini ha rimarcato come non sia un caso che l’apertura del Museo avviene in concomitanza con la Giornata. E ha aggiunto che saranno numerose altre le occasioni in cui il Meis cercherà di collaborare con realtà e istituzioni ebraiche in Italia.