È stato approvato, con 152 voti a favore, 108 contrari e 4 astenuti, il decreto legge Flussi in materia di immigrazione. Al suo interno anche le norme dei Paesi sicuri e il trasferimento alle Corti d’Appello della competenza sulla convalida del trattenimento delle persone che chiedono protezione internazionale. Il testo, dopo aver ottenuto la fiducia del governo, passerà ora all’esame del Senato per essere poi convertito in legge entro il prossimo 10 dicembre.
L’elenco dei Paesi sicuri
All’interno del provvedimento c’è l’elenco dei Paesi considerati sicuri di origine dei richiedenti asilo. Tra questi figurano Bangladesh, Marocco ed Egitto. Il dl è stato ampliato da diversi emendamenti approvati in commissione. Il primo di questi riguarda i contratti pubblici per la cessione di materiali e mezzi ai paesi terzi, promossi per rafforzare il controllo delle frontiere oltre che dei flussi migratori. Il secondo è “l’emendamento Musk”, così come è stato ribattezzato dalle opposizioni, sposta la responsabilità verso la Corte d’Appello per i procedimenti di convalida del trattenimento o di proroga del trattenimento del migrante che richiede la protezione internazionale. Competenza prima affidata alla sezione del Tribunale, specializzata in materia di immigrazione, che adesso dovrà occuparsi di controversie “aventi a oggetto l’impugnazione dei provvedimenti” per il “mancato riconoscimento dei presupposti per la protezione speciale”.
La stretta sui ricongiungimenti
Nel decreto rientra anche la stretta sui ricongiungimenti, contenuta in due emendamenti della Lega. Nello specifico, i richiedenti dovranno risiedere nel nostro Paese non più solo per un anno, ma almeno per due anni consecutivi.