HomeSport Anoressia, il lato oscuro del pattinaggio su ghiaccio

Anoressia e depressione
ecco il lato oscuro
del pattinaggio su ghiaccio

Il tramonto delle campionesse olimpiche

e la "longevità" della Kostner

di Luisa Vittoria Amen09 Gennaio 2018
09 Gennaio 2018

Volteggiano come farfalle nei loro costumi scintillanti di paillettes, tracciando sul ghiaccio figure e salti spettacolari. Ma il mondo fatato delle pattinatrici sul ghiaccio ha anche un lato oscuro. Il pattinaggio di figura è uno sport che logora, che dopo anni di salti intacca le giunture, si divora i legamenti come un tarlo e, a volte, si prende anche di più.

Uno sport che, sicuramente, è rimasto orfano delle campionesse che avevano scalato il podio dell’individuale femminile alle Olimpiadi di Sochi 2014. L’oro, Adelina Sotnikova, ha appeso i pattini al chiodo da allora. Investita dalle accuse di aver falsato il test antidoping, è stata assolta per mancanza di prove. Ciononostante, la pattinatrice allenata dallo “zar” Evgeny Plushenko, non difenderà il titolo a Peyongchang a causa di un infortunio mai chiarito, e il suo ritiro resta avvolto nel mistero. Nemmeno Kim Yu Na, prenderà parte a queste Olimpiadi di cui sarebbe stata il volto, la testimonial, la stella. Già oro a Vancouver 2010 e argento a Sochi, la sudcoreana si è ritirata nel 2014 all’indomani dei giochi olimpici, logorata da anni di gare e allenamenti.

La depressione e i disturbi alimentari hanno intaccato invece il quarto e il quinto posto degli ultimi giochi olimpici. L’americana Gracie Gold, 22 anni, è in cura per depressione, ansia e disturbi alimentari. Così anche la più giovane olimpionica russa Julia Lipnitskaya, che aveva calcato il ghiaccio di Sochi poco più che quindicenne, incantando il pubblico con un free program sulle strazianti note di Schindler’s List. La russa, in cura per anoressia, era arrivata a pesare 37 kg per i suoi 160 cm scarsi. L’unica roccia indistruttibile sembrerebbe la nostra Carolina Kostner, 31 anni il prossimo 8 febbraio. Probabilmente una delle pattinatrici più longeve della storia che quest’anno avrà l’occasione di difendere il bronzo conquistato a Sochi quattro anni fa, cercando di spiccare tra tante, agguerrite millennials.

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