Non si sono fatte attendere le reazioni di Bruxelles per i risultati del referendum per l’annessione di Lugansk, Donetsk e Kherson. L’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, ha dichiarato che i risultati dei referendum sono stati “falsificati” con consultazioni “illegali”. “Si tratta di una nuova violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina in un contesto di violazioni sistematiche dei diritti umani”, ha scritto Borrell su Twitter. “Salutiamo il coraggio degli ucraini, che continuano a opporsi e a resistere all’invasione russa”, ha aggiunto.
EU denounces holding of illegal “referenda” and their falsified outcome.
This is another violation of Ukraine’s sovereignty + territorial integrity, amidst systematic abuses of human rights.
We commend the courage of Ukrainians, who continue to oppose & resist Russian invasion.
— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) September 28, 2022
La posizione cinese
Sul referendum si è espressa anche la Cina. “Abbiamo sempre sostenuto che l’integrità sovrana e territoriale di tutti i Paesi dovrebbe essere rispettata”, così come “gli scopi e i principi della Carta dell’Onu” ha detto il portavoce del ministro degli Esteri Wang Wenbin sul via libera all’adesione alla Federazione russa emersa dai referendum. Wenbin ha aggiunto che anche “le legittime preoccupazioni sulla sicurezza di tutti i Paesi dovrebbero essere prese sul serio e dovrebbero essere sostenuti gli sforzi per una soluzione pacifica della crisi”. Wenbin ha aggiunto che “la Cina si è sempre impegnata a persuadere la pace e a promuovere i colloqui per una soluzione rapida della crisi”.
Zaporizhzhia e l’annessione
Ieri le autorità filorusse delle regioni di Lugansk, Donetsk e Kherson hanno annunciato la vittoria nei referendum di annessione alla Russia. Nel Lugansk il ‘sì’ ha vinto con il 98,52%, nel Donetsk con il 94,75% e nell’area di Kherson con l’87,05%. Oggi invece la regione ucraina di Zaporizhzhia, occupata dalle truppe russe, chiederà a Putin di essere annessa alla Russia, secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass. Nella città di Zaporizhzhia si è tenuto un referendum per l’annessione, che si è concluso ieri e definito “farsa” da Kiev e dalla maggioranza della comunità internazionale. “Il 28 settembre le autorità della regione di Zaporizhzhia si rivolgeranno a Putin con la richiesta di accettare la regione nella Federazione russa”, scrive la Tass, citando il dirigente delle autorità filorusse regionali Vladimir Rogov.
Sanzioni dagli Usa e l’avviso dell’ambasciata statunitense
Intanto dall’altra parte dell’Oceano gli Stati Uniti stanno preparando nuove sanzioni contro Mosca in risposta al referendum. È previsto anche un pacchetto di armi da 1,1 miliardi di dollari per l’Ucraina in previsione dell’annuncio da parte della Russia dell’annessione di territori contesi. Non si è fatta attendere la risposta da Mosca, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha detto: “La parte americana si sta avvicinando sempre più a diventare una parte di questo conflitto, il che è estremamente pericoloso”. Sul sito dell’ambasciata Usa a Mosca è comparso un avviso che esorta i cittadini americani a “lasciare la Russia immediatamente”, usando “le limitate opzioni” di trasporto commerciale ancora disponibili.