Continua l’allarme migranti nel nostro Paese e non si arrestano gli sbarchi a sud di Lampedusa.
L’Ong Alarm Phone ha segnalato questa mattina, a largo della Sicilia, la presenza di un’imbarcazione con a bordo 70 migranti ai quali, secondo le prime dichiarazioni, un natante non identificato avrebbe rifiutato di prestare soccorso.
Immediatamente è stato lanciato il grido di allarme da parte dell’organizzazione che, su twitter, ha sollecitato il soccorso italiano per evitare un’immane tragedia.
Nel frattempo, nella notte, altri 74 migranti sono morti a largo della Libia, dopo un naufragio che ha visto interessato un barcone con oltre 120 persone a bordo, tra cui donne e bambini. Solo 47 i sopravvissuti, di cui la maggior parte donne, che sono stati trasportati a riva dalla Guardia Costiera libica e da alcuni pescatori.
Solo nella giornata di mercoledì era avvenuta la morte del piccolo Joseph, di soli 6 mesi, annegato a seguito dell’ennesimo naufragio, mentre tentava la traversata fra le braccia della madre.
L’Ong Open Arms aveva pubblicato un video che mostrava decine di migranti in mare, aggrappati a ciò che rimaneva dell’imbarcazione e aveva parlato di una “complicatissima operazione di soccorso”, puntando il dito sulla mancanza di cooperazione da parte dei Governi dell’Unione Europea.
La vicenda aveva suscitato anche la reazione di Papa Francesco che, in occasione del 40esimo anniversario della fondazione del Servizio dei Gesuiti per i rifugiati, aveva richiamato alla riflessione e aveva mostrato vicinanza ai migranti.
Resta dunque alta la guardia nei confronti di un problema che, secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio sociale del Forum tunisino per i diritti economici e sociali (Ftdes), continua a destare preoccupazione. Sono stati infatti 1.328 i migranti che, nel solo mese di ottobre, hanno raggiunto le coste italiane, sfiorando, così, un +180% rispetto a ottobre 2019 e realizzando un totale di oltre 11.212 presenza irregolari sul territorio italiano nei primi 10 mesi dell’anno.