LAMPEDUSA – Non si fermano gli sbarchi a Lampedusa. A due giorni della visita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni con la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen proseguono i salvataggi in mare da parte della Guardia di Finanza. Altri due questa mattina. Salgono così a sei gli approdi sull’isola dalla mezzanotte, facendo piombare nuovamente l’hotspot al collasso con oltre 1.500 ospiti.
Ripresi i trasferimenti a Porto Empedocle
Intanto, nella mattina di martedì 19 settembre 190 migranti sono arrivati a Porto Empedocle con il traghetto di linea Cossyra salpato ieri sera da Lampedusa. Tra loro molte donne e bambini. Sono attesi in giornata ulteriori trasferimenti con la polizia che scorterà in piccoli gruppi 450 persone fino al porto commerciale di Lampedusa dove verranno imbarcate sul traghetto di linea Galaxy per Porto Empedocle.
Hotspot aperto in anticipo
Anche il centro d’accoglienza, però, è sovraffollato. Il Prefetto di Agrigento Filippo Romano ha fatto sapere che “i lavori per la creazione dell’hotspot stanno proseguendo alla massima velocità possibile”, per garantire una “anticipazione dell’apertura rispetto al termine di fine lavori fissato per novembre”. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha telefonato questa mattina al sindaco di Porto Empedocle Calogero Martello, per manifestargli la vicinanza del governo e soprattutto spiegare che Porto Empedocle è interessata in maniera pesante dal fenomeno migratorio tanto quanto Lampedusa. Il centro, stando ai progetti, sarà raggiungibile dai migranti trasferiti da Lampedusa attraverso delle vie interne che agevoleranno il processo di controllo senza penalizzare i cittadini.
Città impreparate a ospitare migranti: le lamentele dei sindaci
Nel frattempo sono iniziati i lavori della Protezione civile e dei Vigili del fuoco per montare tende e container per ospitare migranti in diverse città della Liguria, Emilia Romagna e Piemonte. I sindaci delle città di Voltri, Bologna, Ozzano e Torino – scelte per ospitare parte dei migranti – accendono la polemica contro il ministro Piantedosi che a giugno aveva esplicitamente dichiarato che non sarebbero state montate tendopoli per ospitare i migranti. A detta dei sindaci le città non sono pronte fisicamente all’accoglienza: “mancano le strutture, i posti e soprattutto continuano a mandarci centinaia di migranti con un preavviso di sole 24 ore” ha dichiarato Matteo Biffoni, sindaco di Prato e responsabile immigrazione dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani).