Oliver Ivanovic, personalità politica autorevole e leader riconosciuto dei serbi del Kosovo, è stato ucciso poco dopo le 8 di questa mattina a Kosovska Mitrovica, nel nord del paese. L’uomo è stato colpito da cinque proiettili esplosi da un uomo incappucciato mentre entrava nella sede del suo partito “Iniziativa Civica”.
Inutili i soccorsi: “Sembra che Ivanovic sia morto sul colpo”, ha detto il suo avvocato Nebojsa Vlajic. “Dopo l’agguato è stato immediatamente trasportato in ospedale, ma tutti i tentativi dei medici di rianimarlo sono risultati vani”. Poco dopo l’omicidio, a pochi metri dalla scena del crimine, è stata trovata un’auto data alle fiamme e senza targa, con la quale si presume che l’assassino sia fuggito.
L’omicidio di Ivanovic è avvenuto pochi mesi dopo la sua scarcerazione: il politico infatti ha trascorso gli ultimi tre anni in carcere in Kosovo con l’accusa di crimini di guerra, da lui sempre respinta. L’omicidio del politico di etnia serba rischia di far saltare l’equilibrio precario della neonata nazione, da sempre divisa tra l’etnia albanese mussulmana e quella serbo ortodossa.