Ancora guai in casa Ferrari, al termine di una due giorni davvero sfortunata. A Sepang, è successo di tutto. Raikkonen non è partito per un problema alla macchina. Vettel invece ha rimontato dall’ultima posizione, scontrandosi però con Stroll subito dopo aver tagliato il traguardo e rompe l’auto.
Vettel si è fermato al quarto posto nel Gran Premio di Malesia dove ha trionfato Verstappen, al secondo posto invece è finito Hamilton che si allunga così verso il mondiale incrementando il proprio vantaggio da 28 a 34 punti. La Mercedes tuttavia non sembra essere la più veloce in gara, non essendo stata all’altezza neppure della Red Bull di Max Verstappen. “La Ferrari era più veloce di noi di 8 decimi”, ha sibilato il leader del campionato, prima di lasciare il circuito, con il volto tirato.
Da Singapore a Sepang, dunque per la Ferrari un disastro dopo l’altro. Quello che doveva essere il Gran Premio del rilancio in chiave Mondiale per Sebastian Vettel, dopo il ko e il -28 subito due settimane fa, si è messo subito malissimo per il pilota tedesco del Cavallino Rampante. All’inizio delle qualifiche del Gp della Malesia, il quattro volte campione del mondo non è riuscito a compiere nemmeno un giro a causa di un problema al turbo del motore che lo ha costretto a tornare mestamente ai box. Risultato: ultimo posto in griglia con il rivale per il titolo Lewis Hamilton che prenderà il via dalla pole, posizione fino a ieri apparentemente a portata di mano del figlioccio di Re Schumacher.
Adesso, costretta dalle circostanze, la Ferrari affronterà le prossime 5 gare con power unit fresche, mentre la concorrenza per evitare di prendere penalità dovrà continuare a far ricorso ai motori già gettati nella mischia a Silverstone e a Spa.