Gli effetti del Coronavirus si ripercuotono anche sui colossi del web.
È di questa mattina infatti la notizia che YouTube, come già comunicato ieri anche da Netflix, sospenderà temporaneamente l’alta definizione dello streaming, abbassando la qualità al livello standard.
L’operazione delle due grandi aziende del video broadcasting si è resa necessaria per alleggerire il carico dei dati che viaggia sulla rete in questo momento. La sospensione delle attività didattiche e l’obbligo per tutti di rimanere a casa hanno infatti vertiginosamente aumentato il traffico degli utenti su queste piattaforme. Per YouTube l’annuncio è arrivato direttamente dal commissario europeo per il Digitale, Thierry Breton.
“Ci impegniamo a trasferire temporaneamente tutto il traffico sulle reti europee alla definizione standard in modo predefinito”, ha spiegato un portavoce di Google. “Continueremo comunque a lavorare con i governi degli Stati membri e gli operatori di rete per ridurre al minimo lo stress sul sistema offrendo al contempo una buona esperienza agli utenti”.
La decisione di Netflix si protrarrà almeno fino al 19 aprile, con il dichiarato obiettivo di ridurre del 25% l’impatto del traffico sulle reti europee. Ma l’azienda di Los Gatos ha comunque precisato che “verrà garantito un servizio di buona qualità per i nostri abbonati”.
Per “sopravvivere” alla quarantena però non ci sono solo le piattaforme video. Molti infatti preferiscono la radio, strumento che in questi giorni diverse persone stanno riscoprendo.
Per questo tutte le radio italiane, locali e nazionali, hanno aderito all’iniziativa “La Radio per l’Italia”. Alle 11 tutte le stazioni radio hanno trasmesso in contemporanea la stessa programmazione. La trasmissione straordinaria si è aperta con l’Inno di Mameli per poi proseguire nell’ordine con Azzurro, La canzone del sole e Nel blu dipinto di blu. I pezzi di Celentano, Battisti e Modugno hanno unito simbolicamente tutta la Penisola provando, almeno per dieci minuti, ha distrarre dai disastri di Covid19 e a far cantare insieme tutta l’Italia.