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Amichevoli stregate: 1 a 1 col Lussemburgo, l’Italia non vince più

di Stelio Fergola05 Giugno 2014
05 Giugno 2014

Almber

La nazionale di Cesare Prandelli ottiene un deludente pareggio contro il Lussemburgo nell’amichevole di ieri sera. L’Italia, in vantaggio con Marchisio, spreca diverse occasioni da rete prima di farsi raggiungere da Chanot a cinque minuti dalla fine. Oltre a un attacco poco cinico, ciò che non ha convinto degli azzurri è stata una fase difensiva piena di disattenzioni e svarioni. Sette gare di fila senza vincere, un’astinenza che comincia a preoccupare.

Avvio confortante. Non tutto quello visto, però, è da buttare. Di buono c’è senza dubbio la capacità propositiva della squadra, che nel primo tempo dimostra per larghi tratti un ottimo possesso palla arrivando più volte al tiro. Il gol al 9’ è una dimostrazione che i meccanismi offensivi del 4-1-3-1-1 di Prandelli funzionano: lancio di Verratti per Balotelli, splendido stop a seguire e cross di esterno destro per l’inserimento di Marchisio che di testa mette in rete. Un’ azione da manuale. Seguita da tante altre, anche nella ripresa, a dimostrazione di meccanismi che andrebbero riproposti in Brasile.

Balo ingessato e sprecone. Ora cominciano, però, le dolenti note: tanta produzione viene oscurata dalla mancanza di finalizzazione, fondamentale in un gioco dove, ovviamente, vince chi segna di più. Un Balotelli piuttosto “incoerente” sotto questo profilo non riesce a convincere. Eccezionale nell’assist a Marchisio e nella preparazione generale, l’attaccante del Milan si rivela piuttosto mediocre nelle stoccate decisive. Al 14’ De Sciglio lo imbecca da centrocampo, lo stop questa volta non è perfetto, e il tiro in porta è mancato di un soffio. Nel prosieguo, Pirlo e Verratti gli servono palloni che Mario dimostra di preparare bene ma di mancare sempre nella finalizzazione. Ci va vicinissimo Candreva, che prende una traversa in avvio di ripresa: entrambi escono gli ultimi 10’ lasciando il posto a Cerci e Insigne.

Allarme difesa? Il reparto arretrato è quello che ha suscitato maggiori perplessità, visto il numero elevato di distrazioni avute da Bonucci e compagni. Già nel primo tempo il Lussemburgo impensierisce Buffon con diversi tiri da fuori, e, al netto di occasioni che l’Italia continua a produrre senza mai concretizzare, rischia di dilagare per numero di occasioni nella ripresa. Finché, dopo tante insistenze, il Lussemburgo va:: su calcio d’angolo il centrale Chanot devia di testa per un pareggio storico. L’assenza di Barzagli sta pesando più del previsto e Bonucci, da solo, tiene difficilmente la baracca.

Non si vince più. Sette partite senza vittorie, sebbene amichevoli, provocherebbero qualche allarme per chiunque. I nostri primi avversari, gli inglesi, non sono andati oltre un 2 a 2 contro l’Ecuador, il che fa sperare, quanto meno, di non essere in una condizione inferiore. Una chiave di lettura è, senza dubbio, il ruolo di Balotelli, inspiegabilmente considerato prima punta da sempre quando le sue caratteristiche mostrano ben altre inclinazioni. Fisicamente la squadra sembra esserci, ma, a questo punto, il recupero di Barzagli unito a un ridisegno generale del quadro offensivo, potrebbero essere decisivi per affrontare un girone che si prospetta veramente difficile.

Stelio Fergola

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