Da New Delhi, dove è giunto domenica scorsa per una visita di sei giorni in India, il premier israeliano Benjamin Netanyahu è tornato a parlare dello spostamento dell’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme. La decisione di Donald Trump, che tanto ha fatto discutere nella comunità internazionale, provocando anche molti scontri tra israeliani e palestinesi nell’area, diventerà operativa “probabilmente entro un anno”, ha fatto sapere il primo ministro.
Netanyahu, parlando con i giornalisti del suo Paese, si è detto fiducioso che il presidente americano sposterà la sede diplomatica “molto più velocemente di quanto si pensi”. Una battuta anche a favore della decisione degli Stati Uniti di tagliare i fondi, passati da 125 a 60 milioni di dollari, all’Unrwa, l’agenzia dell’Onu a favore dei profughi palestinesi: “È una buona cosa – ha dichiarato il premier israeliano – che abbiano sfidato un’agenzia che perpetua la narrativa palestinese e la cancellazione del sionismo. È la prima volta dopo 70 anni”.