È arrivato in Italia Alvin Berisha, il bambino di 11 anni di origine albanese portato via dall’Italia nel dicembre del 2014 dalla mamma, divenuta una combattente dell‘Isis. Il piccolo, la cui madre sarebbe morta in un’esplosione, è stato rintracciato dopo lunghe indagini nel campo profughi di Al Hol, nel nord est della Siria.
“Quando è stato recuperato Alvin, nel campo profughi in cui si trovava c’erano 70 mila persone, non è stato facile, ma è stato accolto”. A parlare all’aeroporto di Fiumicino è Maria Josè Falcicchia, Dirigente dello Scip (Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia), tra le persone che si sono recate in Siria. “All’inizio il piccolo, che non parla più italiano perché lo ha dimenticato, ma solo l’arabo e un po’ l’albanese – ha spiegato Falcicchia – era guardingo, ma ha sempre sorriso, sta bene”.
Alvin Berisha, riporta l’Ansa, ha viaggiato con il volo di linea AZ 827 dell’Alitalia, giunto poco dopo le 7.00 all’aeroporto di Roma Fiumicino da Beirut, dove era stato accolto dall’ambasciata italiana. Appena sceso dall’aereo è apparso sereno e sorridente.
Vestito con jeans, giubbotto blu ed un cappellino rosso, ha trovato ad accoglierlo, nello scalo romano, il padre e le due sorelle. Ora la Polizia di Frontiera sta procedendo per le formalità burocratiche e per le procedure di affidamento del minore al genitore.