Presentato oggi a Firenze il rapporto Almalaurea e Almadiploma. Secondo l’indagine, l’alternanza scuola-lavoro e gli stage, svolti durante gli studi o subito dopo il diploma, hanno un effetto positivo in termini occupazionali.
Chi ha svolto questo tipo di esperienza, infatti, ha il 40,6% in più di probabilità di lavorare rispetto a chi non lo ha fatto. Probabilità che raggiunge il 70,9% in più se si considerano le esperienze di stage svolte in azienda dopo il conseguimento del diploma.
Nello specifico, le attività di alternanza scuola-lavoro, secondo il rapporto, non sembrano essere un’esperienza isolata che termina con il diploma, ma spesso si traducono in un rapporto di lavoro con l’azienda presso cui lo studente ha svolto i periodi lavorativi previsti dal progetto formativo.
Ad un anno dal titolo, il 20,2% di quanti hanno svolto l’alternanza scuola-lavoro è stato successivamente richiamato dall’azienda in cui ha svolto questa attività. I diplomati, che hanno ricevuto una successiva proposta di collaborazione dalle aziende, provengono soprattutto da istituti tecnici (23,3%) e professionali (24,8%). Inoltre, il 33% degli ex alunni, che hanno svolto l’alternanza durante gli studi e risultano occupati al momento dell’intervista, dichiara di lavorare ancora dopo un anno dal diploma, nell’azienda presso cui ha svolto tale esperienza.
L’alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutti gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi, è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015 (la cosiddetta “Buona Scuola”), inserita nell’iter scolastico con l’intento di consolidare, attraverso l’esperienza pratica, le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini degli studenti, arricchirne la formazione e orientarne il percorso di studio.
