L’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, è stato richiamato in Russia e partirà il prossimo sabato, lo ha annunciato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova sul canale YouTube “Soloviev Live”. La portavoce ha poi spiegato: “Le consultazioni avranno luogo non solo nel ministero degli Esteri, ma anche in varie agenzie governative. Quanto tempo ci vorrà? Il tempo necessario”.
Il provvedimento arriva dopo l’enorme scalpore creato dall’intervista che il presidente Joe Biden ha rilasciato al noto anchorman della ABC, George Stefanopoulos. Alla domanda “lei conosce Vladimir Putin, pensa che sia un killer?”, il presidente americano ha risposto: “Sì, e gli ho anche detto che non credo abbia un’anima”. Poco dopo il presidente americano ha aggiunto che il leader del Cremlino “pagherà un prezzo” per le sue interferenze nelle elezioni americane. Il riferimento riguarda la diffusione di un rapporto dell’intelligence Usa secondo cui Putin autorizzò alcune operazioni per denigrare Joe Biden durante la campagna elettorale, in aiuto al suo rivale Donald Trump.
Dopo le indignate reazioni di esponenti del parlamento russo, oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato: “Non ci sono state dichiarazioni simili a queste nella storia delle relazioni fra la Russia e gli Usa”. Poi aggiunto: “Queste dichiarazioni da parte del presidente degli Stati Uniti sono molto negative. Mi sembra chiaro che non voglia rimettere in sesto i rapporti con il nostro Paese e procederemo da questo”. Peskov ha infine commentato l’osservazione di Biden secondo cui, nonostante le sue valutazioni su Putin si può comunque collaborare (dopo che il trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari, è stato prorogato da Russia e Stati Uniti per altri 5 anni). “Il nostro approccio – ha spiegato – sarà analizzato nel prossimo periodo, anche nelle consultazioni con il nostro ambasciatore”.