Al momento non sono ancora noti i dettagli, ma nel nuovo decreto del Consiglio dei ministri per fronteggiare le conseguenze economiche dell’epidemia di Covid19 “verranno tutelati tutti i settori”.
Queste le parole del ministro del Lavoro Nunzia Catalfo che nel suo intervento di questa mattina, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi a fianco del premier Giuseppe Conte, promette “norme speciali per stagionali e lavoratori autonomi”. In particolare, allo studio del governo ci sarebbe anche la sospensione dei versamenti previdenziali assistenziali.
Nel pomeriggio di ieri l’associazione Autonomi e partite Iva si era rivolta direttamente all’esecutivo chiedendo misure drastiche quali “condono totale di tributi e contributi fino al mese di luglio”.
Il presidente dell’associazione, Eugenio Filograna, ha anche chiesto un incontro urgente con il governo per discutere “dei provvedimenti da adottare”. “Oggi gli autonomi e partite iva – aggiunge Filograna sulla pagina Facebook dell’associazione – chiedono ad alta voce di resettare tutto e ricominciare da capo con i necessari ed indispensabili provvedimenti”.
Ieri anche la capogruppo alla Camera di Italia Viva, Maria Elena Boschi, si era pronunciata su questo tema. “Molti professionisti vivono ore di grande preoccupazione”, spiega Boschi. “Se l’Italia si blocca, come è giusto che sia, l’economia rallenta e non lavorano nemmeno i professionisti. Chiediamo che il governo – ha affermato la deputata – non si dimentichi delle tante partite Iva, che in questo momento vivono la stessa angoscia degli altri lavoratori”.
Sempre dalla maggioranza le fa eco la vice capogruppo Pd, Chiara Gribaudo: “Tra le misure del governo dovrà esserci obbligatoriamente un ammortizzatore sociale anche per le partite Iva. Serve una sorta di naspi per tutte le partite Iva che avranno cali di reddito indipendenti dalla propria volontà”.
Gribaudo menziona poi l’annuncio del ministro Catalfo in merito allo stanziamento di 500 euro a Partita Iva, precisando però che si “dovrà verificare se sarà sufficiente questo importo” e la necessità di attivare anche un “congedo retribuito o altre forme di sostegno per chi ha dovuto tenere i figli a casa e non si è potuto recare a lavoro”. “Visto che l’assegno per le famiglie sarà universale – conclude la vice capogrupo – anche le misure di sostegno a causa del coronavirus dovranno essere universali”.