Tim e Vodafone, i due più grandi colossi italiani della telefonia mobile, hanno annunciato un’alleanza per sviluppare in sinergia la nuova infrastruttura 5G.
Lo scopo della collaborazione mira a velocizzare l’implementazione della tecnologia 5G su un’area del territorio italiano più ampia, permettendo al tempo stesso di risparmiare sui costi. Le due società valutano inoltre la condivisione degli apparati attivi della rete 4G e di unire in una sola entità le rispettive infrastrutture passive per un totale di 22.000 torri in Italia.
Non solo: Tim intende aprire a Vodafone il capitale di Inwit (Infrastrutture Wireless Italiane, società quotata in Borsa e controllata al 60% da Telecom appunto). L’aggregazione sarebbe strutturata in modo da creare valore per tutte le parti coinvolte.
Nei loro termini essenziali, i piani descritti sono contemplati in un memorandum d’Intesa non vincolante. Oltre all’obiettivo di perfezionare tali progetti nel corso del 2019, la loro effettiva attuazione è condizionata da accordi vincolanti tra le due parti e dalle necessarie approvazioni antitrust.
L’ad di Inwit, Giovanni Ferigo, ha commentato in questo modo l’annuncio: “Vedo l’opportunità di rilevanti sinergie e la possibilità di divenire il partner di riferimento di due importanti operatori per lo sviluppo di nuovi siti, “small cell” e reti di ritorno. Già in passato ho espresso la convinzione che le torri Vodafone in Italia potessero costituire la migliore operazione per avviare la crescita per linee esterne di Inwit. Andremo ora a verificare”. Dello stesso avviso il Cda di Inwit, che ha “accolto positivamente l’opportunità di esplorare la potenziale integrazione con le circa 11.000 torri Vodafone”.
I piani sul 5G e l’alleanza tra le due società hanno avuto effetti positivi in Borsa: Tim sale del 2,12%, mentre Inwit addirittura dell’11,12%.