È allarme per la variante inglese diffusa già nell’88 % delle regioni, con il rischio di un aumento dei contagi stimato del 50%. Il Ministero della Salute intende approfondire se questa nuova variante possa essere rilevata dal test rapido. Gli esperti concordano sul rafforzamento delle misure, il direttore dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, appoggia l’idea di un nuovo lockdown rigoroso come quello disposto per tutta Italia nel marzo scorso. Per il direttore dello Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, “servono chiusure chirurgiche e selettive”.
Non si ferma la campagna vaccinale
Superata la soglia di tre milioni di dosi di vaccino somministrate. Le regioni proseguono in ordine sparso: il Lazio è capofila, mentre la Calabria è fanalino di coda. Il nuovo governo intende rafforzare la campagna di vaccinazione: si vogliono usare militare e personale della Protezione civile in hangar e caserme, lasciando al commissario straordinario Domenico Arcuri solo l’approvvigionamento delle dosi. Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, sostiene di aver trovato “27 milioni di dosi che non vengono dal mercato nero, ma da fornitori europei”.
Polemica sullo stop allo sci
Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha attaccato il ministro della Salute Roberto Speranza, dopo la decisione di prorogare la riapertura degli impianti sciistici. “È mancato il rispetto degli operatori” dice Garavaglia.
Il nodo scuola
“Difficile tornare a scuola al 100 %”, lo afferma Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi. Nel mirino dei presidi è finita la trasmissibilità della variante inglese che “essendo molto più contagiosa, può creare enormi rischi per gli studenti, le famiglie e tutto il personale scolastico”.