Sono circa 60mila i profughi ucraini entrati nel nostro Paese. Solo stamani, la Croce Rossa italiana ha fatto evacuare da Leopoli e portato in Italia 83 persone “fragili” fra bambini, anziani e diversamente abili, con un convoglio di 36 mezzi. Provengono da varie zone dell’Ucraina e ora sono stati distribuiti in varie regioni italiane grazie al supporto della Protezione Civile e del Terzo Settore.
“Il 10% dei profughi ‘utilizza’ l’Italia come Paese di transito per andare in altri stati europei”. La composizione di queste persone è rappresentata da un 50% circa di donne, 40% bambini e il rimanente 10% da uomini anziani” ha detto il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.
Sono infatti stati pubblicati nella notte, sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto ministeriale e il decreto legge “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”, che entra in vigore da oggi. Fra i provvedimenti, sono presenti le norme per potenziare la capacità di accoglienza dei profughi.
Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, avverte in merito: “Le regioni stanno rispondendo in maniera importante. Diamo loro assistenza sanitaria, mettiamo a disposizione non solo vaccinazioni Der il Covid ma anche per polio e morbillo. È una situazione che dobbiamo monitorare ogni giorno – prosegue – ma in tutte le regioni sono stati predisposti punti vaccinali e di accoglienza in cui viene fatto il tampone e data la possibilità di somministrare il vaccino. Diamo massima assistenza – conclude – anche dal punto psicologico”.
“Questa è una guerra che si combatte anche sul fronte dei profughi – sottolinea su Twitter anche la vicepresidente dei senatori di Italia Viva, Laura Garavini – l’Europa riveda ora le regole di Dublino, per un’accoglienza responsabile e condivisa”.