E’ stato approvato ieri dal CdA il piano di rilancio di Alitalia che prevede un taglio dei costi pari a 1 miliardo in tre anni. La compagnia aerea del Belpaese deve ora convincere gli azionisti sul finanziamento. Prima ancora, però deve trovare l’accordo con i sindacati ai quali il piano è subordinato. L’incontro con il governo è iniziato questa mattina.
Riduzione dei costi entro il 2019 ed aumento dei ricavi del 30%, da attuare riformando le rotte a medio e breve raggio: riduzione di 20 aerei e offerte più competitive. E’ questo il piano industriale 2017-2021 di Alitalia promosso dal neopresidente della compagnia Luigi Gubitosi, ex direttore generale di Rai.
Al ministero per lo Sviluppo Economico si discute il piano industriale tra Alitalia e il Governo. Al tavolo sono presenti i ministri dello sviluppo Carlo Calenda e dei Trasporti Graziano Delrio. Vertici di Alitalia al completo, con Gubitosi, l’amministratore delegato Cramer Ball, il presidente Luca Cordero di Montezemolo e il vicepresidente James Hogan. Presente Gaetano Micciché in rappresentanza di Intesa Sanpaolo.
«Aspettiamo il piano industriale» ha detto ai giornalisti Delrio prima di sedersi al tavolo. Il piano prevede «misure radicali» per far tornare la compagnia all’utile, ricavando 3,7 miliardi. I consulenti economici indipendenti parlano di «performance realistiche e fattibili».