Un dossier complesso e delicato che non riesce a decollare. “È stata valutata la situazione di Alitalia alla luce dello stallo delle negoziazioni con la Commissione Europea per il decollo della Newco Ita. Si ritiene dunque necessaria una nuova strategia di azione da concordare con Mef e Mims per permettere la continuità operativa della compagnia aziendale”. Così una nota del Ministero dello Sviluppo Economico al termine dell’incontro di ieri tra il ministro Giancarlo Giorgetti e i commissari straordinari di Alitalia.
Lo stesso Giorgetti, secondo “Il Messaggero”, avrebbe chiesto ai suoi collaboratori, Daniele Franco e Enrico Giovanni, di elaborare velocemente un nuovo piano. Il dubbio del governo è che dietro la rigida impostazione dell’Unione Europea, si celi il fatto che una forte ripartenza di Alitalia non sia ben vista dalle grandi compagnie aeree europee, come Air France e Lufthansa.
Il tutto mentre gli 11mila dipendenti di Alitalia, sempre secondo “Il Messaggero” si sono svegliati con il conto in banca alleggerito, perché la compagnia aerea ha accreditato soltanto la metà dello stipendio. “Diciamo no ad una compagnia di bandiera bonsai”, sottolineano i rappresentanti di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporto aereo, che questa mattina, insieme ai dipendenti di Alitalia e Cityliner, hanno manifestato davanti al Ministero dello Sviluppo Economico. Le organizzazioni sindacali descrivono una situazione drammatica: “C’è incertezza sull’erogazione delle retribuzioni, sull’anticipo della cassa integrazione straordinaria e sull’integrazione del fondo straordinario del trasporto aereo”.
Il governo, in particolare il sottosegretario al Tesoro Claudio Durigon, ha accolto la protesta dei lavoratori, impegnandosi nei prossimi giorni a far arrivare i bonifici richiesti dai manifestanti. Fonti vicine al dossier fanno sapere che gli stipendi, in attesa del saldo nel giro di qualche giorno, saranno corrisposti già in giornata. Sul tema degli aiuti previsti dallo Stato il ministro ha evidenziato che “la disciplina degli aiuti di Stato è costruita per un mondo che non c’è più”. Giorgetti ha poi ribadito la necessità di interrogarsi non solo a livello europeo, ma anche italiano.