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HomeEconomia «Alitalia? Situazione gestita male»
Calenda critica la direzione della compagnia

Alitalia, situazione grave
il ministro Calenda critica
la direzione della compagnia

"L'azienda é stata gestita male

Nessuna colpa dei lavoratori"

di Massimiliano Venturini12 Gennaio 2017
12 Gennaio 2017

«L’azienda è stata gestita male». Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, intervistato stamattina da Radio anch’io critica senza mezzi termini la direzione di Alitalia. «È un’azienda totalmente privata che ha problemi significativi di gestione. Non esiste che si parli di esuberi prima di parlare di piano industriale. Nessuna azienda si salva senza piano industriale — ha precisato —. Le colpe del management non si scarichino sui lavoratori».

La dichiarazione arriva a tre giorni dall’incontro avvenuto in Via Molise a Roma fra il titolare del MISE e il management di Alitalia insieme a tutti i rappresentanti degli azionisti. Nell’occasione il governo aveva chiesto di presentare un piano industriale condiviso da soci, Intesa Sanpaolo e Unicredit. Assente il presidente di Alitalia Luca Cordero di Montezemolo, che si trovava ad Abu Dhabi per incontrare gli azionisti di Etihad (e del fondo Aabar per Unicredit) per convincerli della necessità di una svolta.

Fonti attendibili rivelano la necessità da parte delle banche di una discontinuità nel rapporto con Etihad, al 49% di Alitalia. James Hogan, attualmente vicepresidente della compagnia, sarebbe verso l’uscita. Nel consiglio di amministrazione inoltre dovrebbe entrare un componente del governo di Abu Dhabi, socio a monte di Etihad.

L’ad di Alitalia Cramer Ball ha preparato un faldone di 158 pagine per illustrare la strategia di Alitalia per i prossimi cinque anni, che prevede da un lato interventi di chiusura delle tratte a corto e medio raggio in perdita (ad esempio la Roma- Malpensa) e dall’altro l’ampliamento dell’offerta sul lungo raggio, la più redditizia. In particolare, se il governo italiano attivasse le relazioni bilaterali con gli Stati Uniti, la Delta Airlines potrebbe concedere i diritti di volo verso alcune destinazioni in Nord America (San Francisco e Los Angeles).

Nel frattempo i sindacati hanno formalmente aperto la vertenza. Si attende un deciso taglio al costo del lavoro per 1500 esuberi, ancora non confermati. Saranno necessari gli ammortizzatori sociali e piani di ricollocazione per le eccedenze.

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