Dai “Bouteflika vattene!” urlati dai manifestanti, che da settimane imperversano tra le piazze di tutta l’Algeria, si è passati ai fatti. Proprio ieri, infatti, attraverso un comunicato stampa, il presidente della Repubblica ha annunciato al suo popolo che non si presenterà alle elezioni per il rinnovo della magistratura suprema. “Non ci sarà un mio quinto mandato” ha fatto sapere Abdelaziz Boutefilka, in carica dal 1999, ma che ormai da parecchio tempo si è ritirato dalla scena pubblica a causa di un ictus che l’ha reso infermo.
Assieme all’annuncio che ha fatto gioire non solo chi è sceso in piazza per protestare contro il capo di Stato uscente, ma anche i giudici e parte dell’esecutivo, il presidente ha fatto sapere che le elezioni, convocate per il prossimo 18 aprile, verranno rinviate fino a quando non si formerà un nuovo governo e solo dopo la conferenza nazionale, con la quale si vuole dare una nuova Costituzione allo stato nordafricano. La nuova legge fondativa potrebbe addirittura passare attraverso la legittimazione popolare con un referendum.
Nella giornata dei cambiamenti neanche il governo è rimasto immune: l’ex ministro dell’Interno Noureddine Bedoui è diventato il nuovo premier dell’esecutivo algerino; il suo vice è Ramtane Lamamra, che in precedenza era il titolare degli affari.
Ad applaudire la decisione di Boutefilka anche il presidente francese Emmanuel Macron che, intervenendo da Gibuti, ha auspicato che la transizione che porterà a una nuova Algeria abbia una durata ragionevole.