Un lieto fine. Ethan, il bambino autistico e genio del pianoforte, è di nuovo libero. Quel bambino di cinque anni che aveva commosso e mosso tutta l’Alabama perché costretto in un bunker da un veterano del Vietnam, Jimmy Lee Dykes, può tornare a giocare e a vedere la luce del sole. Dopo sette giorni di prigionia, infatti, un blitz della polizia ha liberato il piccolo e ucciso il rapitore 66enne.
Tutta Midland City ne parlava. I suoi compagni, i suoi amici o semplicemente gli abitanti, giravano con cartelli “Prega per Ethan”. Adesso finalmente la vicenda è finalmente giunta all’epilogo. Erano le 15 e 12 del pomeriggio ora locale, e le negoziazioni col rapitore si erano deteriorate dopo aver appreso che era armato. Così, con un blitz, gli agenti dell’Fbi hanno fatto irruzione nel bunker di quattro metri quadrati e hanno ucciso Jimmy Lee Dykes.
Rapito lo scorso 29 gennaio su uno scuolabus, Ethan era con i suoi 21 compagni, ma la sorte ha voluto che le mani del rapitore afferrassero proprio lui, dopo aver ucciso il conducente che aveva tentato, invano, di proteggere i suoi piccoli passeggeri. Non è ancora chiaro cosa volesse Dykes, veterano del Vietnam, descritto come una persona bizzarra e paranoica, ma le autorità hanno fatto sapere che nutriva profondi sentimenti anti-governativi e che apparteneva a una setta survivalista. Per questo, nell’ultimo anno e mezzo, aveva lavorato al suo bunker, di notte, nel giardino di casa.
Il piccolo, ormai salvo e tra le braccia dei genitori, soffre della sindrome di Asperger e di deficit di attenzione e iperattività. Per questo, gli mandavano colori e farmaci attraverso l’unico punto di collegamento col mondo: una condotta d’aria. Sul sito della Cnn si legge che ora il bambino “sta bene” e ha ricominciato a “ridere, scherzare, giocare e mangiare”.
Sara Stefanini