Due giorni di manovre congiunte con l’obiettivo di rilevare missili nemici. A dare il via alle operazioni è stato il fronte USA-Giappone-Corea del Sud in seguito alle tensioni relative a Pyongyang. Il luogo delle esercitazioni militari è il mare tra il Giappone e la penisola coreana. Impiegati alcuni cacciatorpedinieri provvisti di tecnologie antimissile all’avanguardia.
Il comando di Stato Maggiore di Seul ha parlato di simulazioni al computer volte a individuare e prevedere la traiettoria di possibili missili lanciati dalla Corea del Nord. Questo è il sesto ciclo di esercitazioni combinate scaturito dal quarantottesimo security consultative meeting del 2016, definito dai capi della difesa di Washington e Seul. Le recenti operazioni, però, sono consequenziali all’apprensione generale del mese scorso provocata dal test del vettore balistico intercontinentale che, a dire di Pyongyang, sarebbe il più potente della storia, in grado di trasportare una testata nucleare e attaccare qualsiasi parte degli Stati Uniti.
La Corea del Nord, intanto, starebbe per lanciare due satelliti, di cui uno peserebbe più di 100 chili e avrebbe il compito di osservare il pianeta. L’altro sarebbe dedicato alle comunicazioni satellitari, e peserebbe più di una tonnellata. Lo rivela il giornale russo Rossiyskaya Gazeta riportando alcune frasi di Vladimir Khrustalev, esperto militare che ha incontrato i funzionari della National Aerospace Development Administration, a Pyongyang.