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Al via “Libri come”, all’inaugurazione anche il ministro Giannini. Ieri gli incontri con Camilleri, Baricco e Piccolo

di Alberto Gentile13 Marzo 2015
13 Marzo 2015

IMG_8289Tra chi vuole riformarla e chi invece protesta, la scuola, oggetto di discussione di questi tempi, sarà il tema della sesta edizione di “Libri come”, la festa del libro e della letteratura ospitata all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
E proprio di riforma della scuola si è parlato, ieri, all’inaugurazione dell’evento. Tra gli ospiti presenti c’era infatti il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, che ha raggiunto l’Auditorium subito dopo la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato proprio il suo disegno di legge.
“La buona scuola”.Così il governo ha soprannominato questa legge che interverrà in molti ambiti della scuola primaria e secondaria: assunzione di circa 100mila insegnanti precari, la possibilità per i dirigenti scolastici di scegliere i docenti a propria discrezione. Senza dimenticare l’innovativa “Carta del prof.”, un bonus annuale di 500 euro per ciascun professore da utilizzare per spese culturali.
“E’ una giornata storica per l’Italia”. Il ministro Giannini è entusiasta e non ha esitato a spiegare la sua riforma ai presenti che hanno riempito la “Sala Petrassi” dell’Auditorium di Roma, “per tirare una linea definitiva rispetto al passato sul tema del precariato. Stiamo dando alla scuola i docenti di cui ha bisogno per potenziare la sua offerta formativa. Mai più supplenze che fanno male alla didattica: gli studenti avranno la continuità di cui hanno diritto. Torniamo ad assumere solo per concorso, dopo vent’anni di bandi a singhiozzo”, ha spiegato il ministro dell’Istruzione.
Stefania Giannini è sembrata piuttosto sicura che la sua riforma possa davvero rappresentare un traguardo positivo, nonostante le ore che hanno preceduto il cdm siano state segnate dalla tensione nelle piazze italiane. Da Milano a Roma, da Torino a Cagliari gli studenti si sono messi in marcia. Nella Capitale la manifestazione degli studenti è partita da piazza della Repubblica, con in testa al corteo uno striscione sul quale si leggeva: “12 marzo, una generazione che non si arrende”. Ma a Torino, ad esempio, l’adesione alla protesta è stata piuttosto scarsa: circa 200 studenti.
Non si può dire lo stesso della partecipazione al primo evento di “Libri come”. La “Sala Petrassi” dell’Auditorium parco della Musica di Roma ha fatto registrare il tutto esaurito, complice, senza dubbio, anche il costo basso del biglietto d’ingresso (2 euro). La manifestazione, che si concluderà domenica 15 marzo, offrirà una rassegna piena di interessanti appuntamenti per raccontare il mondo della scuola partendo proprio dai suoi protagonisti e cercare di comprendere il giusto approccio per innestare un cambiamento.

Alberto Gentile  

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