Torna lo sport a PyeongChang, dopo la chiusura delle Olimpiadi invernali lo scorso 25 febbraio, iniziano oggi le Paralimpiadi, con la cerimonia di apertura all’Olympic Stadium.
La 12esima edizione sulla neve per gli atleti con disabilità fisica vedrà in Corea del Sud un totale di 80 gare, divise nelle sei discipline in programma fino alla cerimonia di chiusura del 18 marzo: Biathlon, Curling in carrozzina, Hochey su slittino, Sci alpino, Sci di fondo e Snowboard.
La delegazione italiana di 26 atleti sarà guidata da Florian Planker, arrivato alla sua sesta Paralimpiade (tre come sciatore e tre nel para ice jockey). L’atleta bolzanino di 41 anni punta a portare la sua squadra ad un podio che sarebbe frutto di un percorso iniziato con Torino 2006. Ed è proprio sul medagliere che l’Italia dovrà riscattare la cocente delusione di Sochi 2014, quando gli azzurri in gara chiusero con zero medaglie. Nessuno spera di ripetere l’impresa delle Paralimpiadi estive di Rio, quando le medaglie furono più numerose di quelle dei Giochi Olimpici, ma sicuramente sarà – come ha affermato il presidente del Comitato Paralimpico Italiano, Luca Pancalli – l’occasione giusta per attirare l’attenzione e alimentare un movimento che non è facile da ampliare e far conoscere ai tifosi.
Le prime gare già domani, con la discesa libera di tutte le categorie e la sfida tra Italia e Novergia nel para ice hockey. Nello sci alpino scenderanno in pista Giacomo Bertagnolli, atleta non vedente, e la sua guida Fabrizio Casal per la categoria visually impaired. Nella categoria sitting dovrebbe esserci anche Renè De Silvestro, ventunenne altoatesino rimasto paraplegico in seguito ad un incidete patito proprio in pista. De Silvestro, in questi giochi al suo esordio, è caduto in allenamento provocandosi delle escoriazioni in volto, ma dovrebbe riuscire a gareggiare, sperando di ripetere il podio in Coppa del Mondo ottenuto ottenuto l’anno scorso nel supergigante austriaco di Kühtai.