La Turchia sferra un nuovo colpo alla cerchia dei familiari di Abu Bakr al-Baghdadi. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato di aver catturato un figlio del defunto leader dell’Isis. La notizia arriva insieme a quella della cattura della moglie dell’ex califfo, che sarebbe però nelle mani della Turchia già da un anno e mezzo.
“Mentre gli Usa hanno condotto una gigantesca campagna di comunicazione sulla morte di al-Baghdadi noi abbiamo preso sua moglie”, ha dichiarato Erdogan. L’arresto è avvenuto il 2 giugno dello scorso anno nella provincia turca di Hatay. Secondo i media locali poi, insieme alla donna, è stata arrestata anche una figlia, Leila Jabeer.
Alcuni giorni fa da Ankara avevano invece diffuso la notizia della cattura della sorella maggiore, identificata come la 65enne Rasmiya Awad. Nessun dettaglio è stato finora reso noto sulle circostanze della cattura, né quando sia avvenuta esattamente.
Continuano dunque gli arresti dei familiari di al-Baghdadi; sarebbero circa dieci quelli rintracciati fin ora. Secondo il leader di Ankara, che ha parlato prima di partire per una visita in Ungheria, altri membri della “cerchia ristretta” di al-Baghdadi starebbero cercando di entrare in Turchia per fuggire dalla Siria.
Queste catture rappresentano per la Turchia l’occasione di disinnescare le polemiche dei mesi scorsi in merito alle accuse di aver aperto spazi per un ritorno dell’Isis dopo l’offensiva militare in Siria contro le milizie curde.
Secondo le notizie diffuse dall’intelligence turca, il defunto leader dell’Isis aveva quattro mogli. Tra queste, un’irachena conosciuta come Nour e una donna di cui si sa che venne arrestata in Libano nel 2014 e liberata l’anno dopo in uno scambio di prigionieri. Un’altra ex moglie irachena, Saja al-Dulaimi, lo avrebbe abbandonato nel 2009 mentre era incinta della figlia.