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Air France annuncia 2900 esuberi, dirigenti assaliti dai dipendenti

di Alessandra Aurilia06 Ottobre 2015
06 Ottobre 2015

Sette feriti, il bilancio di una giornata di follia, quella che ieri ha sconvolto l’immagine della compagnia aerea Air France-Klm, una delle più importanti del mondo, la stessa che avrebbe dovuto salvare la nostra Alitalia. Il video del capo delle risorse umane, Xavier Broseta, che fugge con la camicia strappata da una folla inferocita di lavoratori è già impazzato sul web.

Il piano B. Alle 10 di ieri mattina,  i dirigenti erano pronti ad annunciare il nuovo piano di rilancio della compagnia – il cosiddetto “Perform 2020” – dopo il recente rifiuto da parte dei dipendenti di lavorare 690 ore in più l’anno, in cambio dello stesso salario. Un piano drastico, che prevede un taglio del 10% nelle attività a lungo raggio, un calo della capacità del 2%, la chiusura entro il 2017 di 5 rotte e 35 frequenze settimanali, ma soprattutto il taglio di 2.900 unità, tra personale di terra (1.700), assistenti di volo (900) e piloti (300).
Nel bel mezzo della riunione sindacale, un centinaio di lavoratori è entrato nella sede dell’Air France, all’aeroporto parigino di Roissy, urlando slogan contro i dirigenti e il piano appena approvato.

Assalto al cda. Pochi minuti ed è scoppiata la rivolta. I lavoratori si sono scagliati contro il manager Xavier Broseta e il suo collega Pierre Plissonnier, spintonandoli e strappandogli giacca e camicia, mentre loro, incastrati nella marea umana, cercavano di divincolarsi per mettersi in salvo.
Le telecamere hanno ripreso Broseta mentre, sotto la pioggia, fuggiva a torso nudo verso l’uscita, inseguito dal branco impazzito e finendo anche per terra. Poco dopo due agenti del servizio d’ordine sono intervenuti issandolo oltre una recinzione. «Ha rischiato di essere linciato – hanno dichiarato diversi rappresentanti sindacali – Non avesse avuto la scorta sarebbe finito davvero male». «Andatevene! Non vogliamo più vedervi», hanno continuato a gridare i lavoratori, mentre Broseta e Plissonnier si allontanavano dall’aeroporto, distrutti e con i vestiti a brandelli.
Immediata la reazione scandalizzata di tutti i sindacati e partiti politici. Lo stesso premier Manuel Valls ha giudicato l’episodio “inaccettabile”, annunciando il proprio sostegno ad Air France, che ha già sporto denuncia contro ignoti per “violenze aggravate”.

Alessandra Aurilia

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