ROMA – “È un ottimo punto di partenza”. Commenta così la vicepresidente della Camera, Anna Ascani, sentita da LumsaNews, l’accordo raggiunto sulla normativa sull’intelligenza artificiale tra Consiglio, Commissione e Parlamento europeo. Mentre si attende il testo del documento finale dell’Ai Act – prima legge del mondo sull’intelligenza artificiale – in arrivo nelle prossime settimane per essere votato da Parlamento e Consiglio europeo, Ascani è convinta che quello degli organi europei sia un “approccio giusto, in particolare sui temi della biometria applicata alla videosorveglianza”. Si parla di strumenti usati come supporto alle attività di monitoraggio e inchiesta delle forze dell’ordine, ma fortemente limitate alla ricerca mirata delle vittime, alla prevenzione di minacce terroristiche e al contrasto dei reati di omicidio, rapimento, stupro e tratta di esseri umani.
Come secondo punto per importanza, nel progetto normativo europeo sono previste limitazioni a sistemi di IA classificati a “alto rischio”, in grado, per il loro significativo potenziale e ambito di applicazione, di essere nocivi alla salute, alla pubblica sicurezza, ai diritti fondamentali e alla democrazia. È stato inoltre concordato che i sistemi di intelligenza artificiale per scopi generali, noti come Gpai (General purpose artificial intelligence), dovranno essere corredati dalla loro documentazione tecnica e informazioni sui contenuti utilizzati per allenare quel modello, definito corpus.
Per la vicepresidente della Camera, Bruxelles segue una strada virtuosa anche sulla questione watermark, ovvero l’utilizzo obbligatorio di un elemento grafico simile a un timbro che permette di riconoscere le immagini generate dall’IA. “Una misura che dovrebbe essere immediatamente esecutiva – continua Ascani – e che aiuta molto soprattutto in prospettiva rispetto alle prossime tornate elettorali, per avere elementi che sono immediatamente riconoscibili se creati dall’intelligenza artificiale, e che permetteranno agli elettori di distinguere il contenuto vero dal falso”. Da ultimo, Ascani ha insistito sul tema diritto d’autore: “È uno degli elementi fondanti del regolamento, e per noi, che siamo un Paese anche di creativi, è un elemento importante”.