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HomeCronaca Agguati a portalettere per rubare carte di credito. Operativi in tutto il Paese.

100 mila euro al mese
rubando carte di credito
Cinque arresti in Campania

Erano attivi in 90 province italiane

L'inchiesta della procura di Bologna

di Giorgio Saracino22 Novembre 2018
22 Novembre 2018

Un uomo mentre digita il codice del bancomat allo sportello.

Assaltavano i portalettere, rubavano le carte di credito presenti nelle raccomandate, le attivavano e ottenevano i codici pin per un guadagno di circa centomila euro al mese. Attivi in oltre 90 province italiane, l’organizzazione criminale radicata nell’hinterland napoletano ma operativa sull’intero territorio nazionale è stata sgominata questa mattina all’alba: il Gip di Bologna ha disposto le misure cautelari per cinque persone residenti nelle zone di Frattamaggiore e Giugliano in Campania. Associazione per delinquere finalizzata al furto aggravato, frode informatica e indebito utilizzo di carte di pagamento elettronico, sono le accuse a loro rivolte.

L’organizzazione – definita itinerante dagli inquirenti – pianificava veri e propri agguati ai portalettere di tutta Italia, che venivano pedinati e derubati del loro carico di raccomandate, contenenti centinaia carte di credito emesse dai maggiori istituti bancari e indirizzate ai clienti finali. Quindi entravano in azione gli hacker che, impiegando tecniche sofisticate di clonazione delle schede telefoniche Sim appartenenti ai titolari delle carte, riuscivano a entrare nei sistemi informatici bancari, attivando le carte di credito.

Il codice Pin era ottenuto con l’impiego di avanzate tecniche di vishing, grazie al quale assumevano l’identità delle banche, contattando gli ignari clienti e inducendoli con l’inganno a comunicare i codici dispositivi. Inoltre, l’associazione si occupava di creare società commerciali di facciata, dotandole di conti correnti bancari e apparati Pos portatili, sui quali le carte rubate venivano strisciate e defraudate di decine di migliaia di euro, emettendo fatture false.

Una quantificazione totale dei danni sarà possibile solo al termine delle indagini.

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